Sull'edilizia scolastica l'Anci
in pressing su Gelmini e Maroni
"Urgente lo sblocco dei fondi del Cipe"

da Tuttoscuola, 18.3.2010

Si muovono gli enti locali.

Infatti, è arrivato l'appello dell'Anci ai ministri Maroni e Gelmini per "sbloccare gli stanziamenti del Cipe per effettuare interventi urgenti di edilizia scolastica".

L'Associazione dei Comuni italiani ritiene "indispensabile affrontare e concordare le politiche per l'edilizia scolastica in un apposito incontro di Conferenza Stato-Città e autonomie locali, ferma restando l'urgenza di sbloccare ed assegnare al più presto i fondi straordinari previsti dalla delibera Cipe del 6 marzo 2009".

Il presidente Anci, Sergio Chiamparino e la responsabile Scuola e Formazione, Daniela Ruffino, hanno inviato una lettera al ministro dell’Interno e al ministro dell’Istruzione.

"Come è noto - scrivono Chiamparino e Ruffino - la condizione strutturale degli edifici scolastici, si presenta in maniera differenziata sul territorio nazionale e risulta, quanto mai necessario, procedere rapidamente all’assegnazione dei fondi Cipe, per consentire intanto a molti Comuni di effettuare gli interventi urgenti evidenziati dall'ultima rilevazione compiuta a seguito del drammatico episodio di Rivoli".

Dopo aver fatto presente che, lo scorso 31 dicembre è scaduto il termine per il completamento da parte degli enti proprietari delle opere di messa in sicurezza e adeguamento degli edifici scolastici, i rappresentanti dell'Anci segnalano che "in molti Comuni, i forti limiti imposti dal Patto di stabilità e l'insufficienza delle risorse a disposizione, ne hanno impedito il completamento. Altri Comuni, pur avendo completato i lavori, si trovano nella situazione di dover nuovamente intervenire in edifici già posti in sicurezza, a causa delle riclassificazioni sismiche intervenute successivamente o per adeguare le strutture in base alle norme che continuano a succedersi negli anni".

"Per permettere la realizzazione degli interventi - aggiungono - è anche opportuno procedere all'esclusione dal patto di stabilità, almeno per i prossimi due anni, delle opere di edilizia scolastica, anche a seguito dell'odg approvato alla Camera nell'ambito delle votazioni sul D.L. n.2/10 enti locali. Tale provvedimento, dovrà essere accompagnato dalla programmazione di un piano finanziario pluriennale che garantisca uno stanziamento adeguato di risorse e di regolarità nella loro erogazione".

"Solo con risorse economiche certe - concludono Chiamparino e Ruffino - sarà possibile permettere, a chi è già in regola con le normative, di investire nella manutenzione delle strutture già esistenti, nell'ampliamento e la costruzione di nuovi edifici e completare i lavori di adeguamento e messa a norma".