Apprendistato a 15 anni: di A.G. La Tecnica della Scuola, 2.3.2010 Terminato l’esame delle commissioni Lavoro e Affari costituzionali del Senato: respinti tutti gli emendamenti dell’opposizione che intendevano principalmente introdurre un congruo tetto minimo di giorni in aula. Perché il ddl diventi legge è solo questione di giorni. L’apprendistato a 15 anni in sostituzione della scuola è ad un passo dall’approvazione finale. L’esame delle commissioni Lavoro e Affari costituzionali del Senato al ddl lavoro collegato alla manovra triennale del 2008 si è infatti concluso ed il provvedimento, già approvato alla Camera attraverso l’ok al cosiddetto emendamento Cazzola, approderà il 3 marzo in Aula a palazzo Madama per il via libera definitivo in quarta lettura dopo quasi due anni di iter legislativo. Diciamo subito che il testo ha altissime possibilità di essere approvato definitivamente nel breve periodo. In questi giorni le commissioni hanno esaminato complessivamente una sessantina di emendamenti sul disegno di legge sul lavoro: quasi tutti erano dell'opposizione ed in gran parte proprio dedicati alla norma sull'apprendistato. Sino all’ultimo il centro-sinistra ha, in pratica, tentato di fissare un congruo tetto minimo di ore che i 15enni dovrebbero passare in aula per assistere alle lezioni teoriche dei docenti. Ma le proposte sono state tutte respinte. Sono passati solamente alcuni ordini del giorno. Troppo poco, evidentemente, per evitare che nei prossimi giorni la possibilità di assolvere l'ultimo anno di obbligo di istruzione attraverso l'apprendistato in un'azienda diventi legge dello Stato. Scatenando, è facile immaginare, i detrattori di una norma che, sostengono, ci allontana delle tendenze scolastiche dei Paesi moderni dove l’obbligo formativo si estende lentamente verso la maggiore età. |