Bersani: "Il ministro rompe !.." di R.P. La Tecnica della Scuola, 22.5.2010 La battuta è stata pronunciata nel corso della Assemblea nazionale del PD. Applausi a scena aperta della platea. La maggioranza pretende le scuse immediate. I massimi esponenti del PD stanno ormai perdendo ogni freno inibitorio e si lasciano andare ad affermazioni certamente non politically correct ma forse efficaci e facilmente comprensibili da tutti. All’ormai celebre “Ma vada a farsi ….” pronunciato in diretta da Massimo D’Alema all’indirizzo di un giornalista, si aggiunge adesso un sonoro “la Gelmini rompe i….” che Pier Luigi Bersani ha regalato alla platea dei partecipanti alla Assemblea nazionale del PD, riscuotendo inevitabilmente l’applauso generale. A voler essere precisi Bersani ha detto che il ministro Mariastella Gelmini “rompe i …” ai docenti definiti dal segretario del PD una vera “figura eroica”: "Ci sono insegnanti - ha detto Bersani - che vanno nei quartieri periferici delle grandi città, nei piccoli comuni, nei luoghi in cui si annida il degrado ed è più forte la dispersione scolastica. Si tratta di insegnanti che seguono uno ad uno i ragazzi, facendo enormi sacrifici. Questi, per noi, sono degli eroi dei tempi moderni". Immediata la replica della maggioranza che, tramite il vice-capogruppo Pdl alla Camera Italo Bocchino, chiede che si abbia rispetto per il Ministro, non fosse altro per il fatto che si tratta di una signora. Senza considerare, aggiunge che Bocchino, che "il nostro ministro dell'Istruzione non 'rompe', ma cerca di riparare il disastro che dal '68 a oggi la sinistra ha procurato alla scuola italiana, facendone uno stipendificio e mortificando il merito e la qualità”. La maggioranza pretende anzi che Bersani chieda subito scusa al Ministro. Passano però pochi minuti e la battuta di Bersani - senza nessuna aggiunta di scuse - inizia a fare il giro del WEB e non è un caso, forse, che contemporaneamente stia montando la polemica per la circolare dell’USR dell’Emilia-Romagna. Sembra quasi che Bersani abbia voluto dire: gli insegnanti italiani non possono dire certe cose perché rischierebbero di essere sanzionati, e allora dico io quello che loro pensano. |