Restano al palo le eccellenze per l'università
Le
critiche dell'ex-viceministro Bastico da Tuttoscuola, 6.5.2010 La legge n. 1/2007 ha introdotto il riconoscimento del merito per gli studenti, prevedendo, tra l'altro, l'attribuzione di un punteggio per il curricolo di studi scolastici nei confronti delle matricole universitarie impegnate nelle prove di accesso ad alcune facoltà a numero chiuso. Il riconoscimento del curricolo scolastico aveva trovato difficoltà di attuazione e resistenze, ma il decreto legislativo n. 21/2008 (ministro Fioroni) aveva determinato in 25 punti il punteggio del curricolo scolastico e in 80 punti il punteggio delle prove di accesso. Qualche mese dopo, però, il nuovo governo emanava il decreto legge 97/2008 che prorogava l'applicazione del decreto all'anno accademico 2009-10. Nel contempo, il ministro Gelmini riduceva da 25 a 10 i punti attribuibili, anche per la pressione del mondo accademico che aveva avanzato riserve sulla oggettività dei voti d'esame e sulla loro equità. Le divergenze e le difficoltà sono continuate e con l'ultimo provvedimento delle "milleproroghe" l'applicazione del contestato punteggio è stata rinviata al 2011-12. Questa sequenza di rinvii e di non applicazione delle eccellenze non è piaciuta alla senatrice Mariangela Bastico che ha criticato l'operato del ministro Gelmini. Gli studenti che fra poche settimane affronteranno l'esame di maturità - ha dichiarato l'ex-viceministro - nemmeno in caso di eccellenza avranno un riconoscimento dell'esito del loro esame per accedere alle facoltà a numero chiuso. "Ancora una volta - ha aggiunto la Bastico - il Ministro Gelmini disconosce completamente il merito degli studenti della scuola superiore, cancellando i 25 punti massimi che i Ministri Fioroni e Mussi avevano stabilito di riconoscere agli studenti meritevoli. Tali punti, frutto della valutazione dell'esame di maturità (fino alla lode) e del rendimento degli ultimi 3 anni della scuola superiore, si sarebbero dovuti aggiungere a quelli ottenuti nelle prove valutative di ingresso all'università". Dopo aver criticato il ministro per la riduzione del punteggio e per il nuovo rinvio, la senatrice del PD dichiara che, in modo ingiusto e inopportuno (a suo parere), il Ministro Gelmini "affida completamente all'università, attraverso la sola prova di ingresso (dai contenuti a volte piuttosto discutibili!), la selezione di coloro che possono accedere alle facoltà a numero chiuso, tra cui quella di medicina, e disconosce completamente il valore del percorso scolastico superiore e dell'esito degli esami di maturità". Nell'azione del ministro, a parere della Bastico, si evidenziano "gravi elementi di contraddittorietà rispetto alla più volte declamata volontà ministeriale di valorizzare il merito". |