Duro scambio di accuse da Tuttoscuola, 12.5.2010 Forte polemica tra Flc-Cgil e Cobas dopo la lettera inviata dal segretario generale della Flc, Mimmo Pantaleo, ai segretari regionali e provinciali della sua organizzazione, in cui si attacca la forma di protesta scelta dai Cobas (due giorni a giungo con un calendario differenziato regionalmente), che "sostanzialmente danneggerebbe in primo luogo gli studenti e le famiglie", perché comunque il dirigente scolastico sarebbe tenuto a riconvocare gli scrutini entro cinque giorni, e quindi "sostanzialmente la protesta si tradurrebbe in un mero spostamento di date". Secondo Pantaleo lo sciopero degli scrutini "viene agitato strumentalmente" contro la Flc e il suo programma di iniziative che sfocerà negli "Stati generali della conoscenza", convocati per il prossimo autunno. Piero Bernocchi, leader storico dei Cobas, reagisce con asprezza: "A mia memoria non era mai accaduto che un segretario Cgil scrivesse alla propria organizzazione invitandola a 'non' fare uno sciopero indetto dai Cobas o da altri". Quello della Flc, continua, "è quasi un inno al crumiraggio" e una "estrema carta per impedire che tra gli iscritti Cgil si diffonda il sostegno allo sciopero". Bernocchi parla di "assoluta inesistenza di forma di lotta adeguate" da parte della Flc e sostiene che gli Stati generali della scuola "giungerebbero'a babbo morto', dopo la cancellazione cioè di altri 41 mila posti di lavoro e l'espulsione dei precari". |