25 mila nuove immissioni in ruolo

da TuttoscuolaNews N. 438, 3.5.2010

La qualità dell’istruzione passa anche dalla continuità didattica e, conseguentemente, dalla stabilizzazione del personale. Si parla nuovamente in questi giorni di bloccare i trasferimenti del personale docente o di pretendere l’obbligo di residenza-domicilio sulla sede di servizio per un certo periodo di tempo. Ma c’è dell’altro che riguarda il personale precario.

Il fatto che decine di migliaia di docenti che ogni anno vengono nominati con contratto a tempo determinato senza alcun vincolo di conferma sulla sede di precedente servizio costituisce da sempre un vulnus per la continuità. La precarietà del posto è precarietà della scuola.

Per il prossimo anno scolastico, forse, si potrebbe invertire questa tendenza, perché il Miur, secondo quanto si apprende da fonte sindacale, ha deciso di chiedere al ministero dell’economia l’autorizzazione a coprire tutti i posti vacanti nella scuola, per docenti e Ata.

Si tratta, seconda la stima ministeriale, di 11-14 mila posti comuni di insegnante dei vari ordini di scuola e di 5 mila posti di sostegno. Oltre a questi 16-19 mila posti di docente, sarebbero previste immissioni ruolo anche di 6 mila unità di personale Ata, per un totale complessivo che potrebbe raggiungere le 25 mila unità di personale stabilizzato.

Non sappiamo se, come risulta dalla informazione ufficiosa, questa quantità di immissioni coprirà davvero “tutti” i posti vacanti. Considerata l’entità delle supplenze annue, i posti vacanti potrebbero infatti essere di più, ma, comunque, sarebbe un buon passo nella direzione della stabilizzazione.