Caso Limina: Alghero, 24 maggio 2010. E' di questi giorni la notizia della emanazione di una nota riservata del dirigente scolastico regionale dell'USR Emilia Romagna, dott. Limina (prot. N. 489/ris. del 27.04.2010), che tende a limitare la libertà di pensiero e di espressione quando questa vada contro gli interessi del Governo e del Ministero dell'Istruzione. La nota si apre con la seguente affermazione: “Si leggono frequentemente sulla stampa dichiarazioni rese dal personale della scuola, con le quali si esprimono posizioni critiche, con toni talvolta esasperati e denigratori dell'immagine dell'Amministrazione di cui lo stesso personale fa parte.” La nota prosegue richiamando, tra l'altro, la possibilità di sanzioni.
I diritti
fondamentali previsti dalla nostra Costituzione I sottoscritti dirigenti sindacali della Gilda degli Insegnanti, riuniti in Assemblea Nazionale, oltre a ribadire le critiche già espresse alla politica scolastica del governo, stigmatizzano severamente i contenuti intimidatori della nota, e chiedono al Ministro la rimozione del citato direttore regionale. Mentre si procede con la denigrazione dell'immagine dei docenti mediante dichiarazioni offensive attraverso gli organi di informazione, si tenta di ridurre la loro libertà di esprimere i propri convincimenti, da sempre improntati ad un oggettivo attaccamento alle istituzioni. Invitiamo dunque i docenti a non rinunciare all'esercizio delle libertà fondamentali, e a non farsi intimorire da minacce di provvedimenti lesivi di questi diritti, dunque illegittimi. E se dire questo è un reato, il presente documento va inteso come una autodenuncia.
(seguono le firme dei dirigenti sindacali riuniti in assemblea nazionale)
Alghero, 24 maggio 2010. |