I libri di testo nell’era digitale

da Tuttoscuola, 17.5.2010

Un tempo, soprattutto nei licei più prestigiosi, non era raro il caso che i professori fossero anche autori dei libri di testo sui quali gli alunni studiavano. Libri, comunque, pubblicati dalle case editrici specializzate nell'editoria scolastica.

Ora quel tempo potrebbe tornare, ma rivissuto e adattato al nuovo contesto ipertecnologico, che può consentire facilmente la produzione di libri di testo sempre scritti dagli insegnanti ma stampati dalle scuole. E' quanto si sta facendo in 14 istituti (capofila l'istituto Majorana di Brindisi) con il progetto "Book in progress", che a giudizio dei promotori potrebbe consentire di abbattere drasticamente la spesa delle famiglie per i libri, fino a un decimo degli attuali importi. I libri sono infatti preparati da un gruppo di 250 insegnanti, e venduti a un prezzo tra 25 e 35 euro.

Entusiaste, naturalmente, si sono subito dichiarate le associazioni dei consumatori come l'Adiconsum, il cui segretario Paolo Landi teme che il costo dei normali libri di testo possa invece lievitare del 10%.

E' da presumere che non altrettanto positive saranno le reazioni delle case editrici, che dalla diffusione di pratiche di autoproduzione dei libri di testo da parte degli insegnanti potrebbero vedere messi a rischio i loro investimenti nel settore e lo stesso equilibrio dei loro bilanci.

Ma il processo di produzione in forma cooperativa, lo scambio e la condivisione in rete di materiali didattici, realizzati direttamente dagli insegnanti con le più aggiornate tecnologie informatiche e telematiche, sembrano fenomeni irreversibili, anche se potrebbero svolgere un ruolo integrativo e non sostitutivo rispetto ai libri di testo tradizionali. Caso mai il problema sarà quello di sottoporre tali materiali a forme di verifica e validazione della loro qualità.