SCUOLA

I dati Timss Advanced:
perché i nostri licei sono mediocri in matematica?

Tiziana Pedrizzi, il Sussidiario 26.5.2010

Poiché le indagini internazionali sugli apprendimenti assumono finalmente sempre maggiore importanza nel nostro Paese, può essere utile dare un’occhiata anche a TIMSS (Trends in International Mathematics and Science Study) Advanced 2008.

Si tratta di un’indagine della IEA (International Association for the Evaluation of Educational Achievement), che indaga sul livello di preparazione della popolazione scolastica nell’anno finale di scuola secondaria, che stia seguendo o abbia seguito corsi avanzati di matematica e fisica. È la prosecuzione avanzata delle indagini TIMSS su Matematica e Scienze in 4a primaria e 3a secondaria, che giungeranno alla quinta edizione con TIMSS 2011.

Nel 1995 alla prima edizione di TIMSS Advanced avevano partecipato 16 nazioni. Nel 2008 il numero si è ridotto a 10: Armenia, Italia, Iran, Libano, Olanda, Norvegia, Filippine, Federazione Russa, Slovenia e Svezia. Solo Federazione Russa, Slovenia, Svezia Italia e Norvegia appartenevano al primo nucleo e pertanto possono comparare i loro risultati con quelli della precedente edizione.

Il numero delle nazioni, come si vede, è diminuito; colpa probabilmente della concorrenza dell’OCSE che garantisce una tempistica stretta (ogni 3 anni, con tempi di rilascio garantiti) ai decisori politici. In questo caso, IEA ha fatto passare 15 anni fra la prima e la seconda edizione; ciò dipende in primo luogo dal fatto che si tratta di una rete di Università, non di un organismo di carattere politico-economico. È comunque significativo che vi siano state new entries (l’Armenia, l’Iran) ad indicare l’espandersi dell’interesse per questo tipo di indagini anche ad aree fin qui decisamente marginali.

Tuttavia TIMSS Advanced è particolarmente interessante, perché è la prima indagine che si avventura nel post-obbligo, cioè in quel periodo di formazione triennale o biennale che costituisce un ponte verso l’università. Le altre indagini IEA ed OCSE si fermano prima.

Questo interesse deriva non solo dalla necessità di colmare una lacuna nella comparazione, ma può anche servire ad offrire dei framework valutativi internazionali per le parti standardizzate degli esami finali di secondo ciclo. Senza contare l’uso che in questi anni è stato fatto dei Quadri di Riferimento per orientare il lavoro scolastico.

La somministrazione di TIMSS Advanced 2008 è stata effettuata fra il febbraio ed il maggio 2008, con un campionamento differenziato in relazione al peso nei diversi paesi della popolazione scolastica di questa tipologia, garantendo comunque un minimo di 129 scuole con circa 2000 studenti.

Come si colloca l’Italia? In Matematica sta significativamente sotto la media (che è convenzionalmente posta a punti 500, come è anche il caso dell’OCSE) insieme a Slovenia, Norvegia, Armenia, Svezia e Filippine. Sopra la media si collocano Federazione Russa, Olanda e Libano, mentre solo leggermente al di sotto troviamo l’Iran. In Fisica avanti a tutti sta l’Olanda insieme a Slovenia, Norvegia e Federazione Russa. Svezia ed Armenia stanno sulla media, mentre Iran, Libano ed Italia sono sotto la media.

Gli studenti italiani che fanno Matematica avanzata sono in Italia per il 60% maschi come nella maggioranza dei paesi indagati; solo in Slovenia e nelle Filippine prevalgono le femmine. Mentre in Matematica non sembra registrata una significativa differenza di genere nelle prestazioni, in Fisica i ragazzi italiani sembrano cavarsela meglio delle ragazze. Da ultimo, per quanto riguarda le tendenze, gli apprendimenti matematici sembrano declinare rispetto al 1995, sia nel campione italiano sia in quello sloveno e svedese, mentre il campione della Federazione Russa resta sostanzialmente ad un livello stabile.

La composizione del campione italiano non è al momento a disposizione, ma non è difficile ipotizzare, trattandosi di corsi avanzati di Matematica e Fisica, che si tratti degli ITIS e soprattutto dei nostri Licei scientifici.

Cominciamo così ad avere dati attendibili anche sulle prestazioni reali dei nostri Licei, che nelle indagini risultano raccogliere in modo molto compatto ed esclusivo gli studenti di status economico sociale più elevato. E che pertanto godono del segno favorevole di un indicatore che è di gran lunga il più predittivo del livello degli apprendimenti degli allievi.

I loro risultati attendono di essere comparati con quelli dei pari grado di livello europeo ed internazionale, per comprendere quale è il valore aggiunto realmente prodotto in questi indirizzi scolastici così favoriti nelle condizioni di partenza.

PISA 2003 e 2006 avevano offerto spunti in proposito, mostrando - attraverso una analisi tecnica specifica denominata “analisi dei gradienti” reperibile nel Rapporto nazionale ed in alcuni regionali - che, mentre negli altri Paesi in genere il rapporto fra status ed apprendimenti resta costante, in Italia e particolarmente nei licei del Sud in questo segmento di popolazione si assiste ad una flessione dei risultati. Insomma gli studenti liceali non “performano” come potrebbero, tanto è vero che i nostri livelli di eccellenza sono piuttosto sguarniti.

Sarà interessante controllare se qualcosa è cambiato in proposito nell’indagine PISA 2009, in arrivo nell’autunno prossimo.