Tetto libri di testo, di Alessandro Giuliani La Tecnica della Scuola, 5.5.2010 Allo scientifico l’introduzione delle materie scienze e fisica comporterà un aumento di 65 euro, pari ad un aggravio del 21,3% rispetto al budget massimo indicato dal Miur lo scorso anno. Lo stesso Ministero che nei prossimi giorni chiederà alle famiglie, dopo la scelta dei testi da adottare in sede di Consigli di Classe, di non tenerne conto. Sarà quella dell’aumento del numero di libri di testo, e quindi del budget richiesto alle famiglie, una delle prime conseguenze della riforma della scuola secondaria superiore. Almeno nei licei scientifici, dove da settembre i nuovi programmi imposti da viale Trastevere introdurranno due materie del tutto nuove: scienze e fisica. Per la cui spiegazione sarà, ovviamente, necessario il libro di testo. Una spesa aggiuntiva che l’’Associazione per la difesa e orientamento consumatori’ ha quantificato in 65 euro. L’aggravio di spesa porterà così il tetto ministeriale a 305 euro, con uno sforamento del 21,3% rispetto al budget massimo previsto, lo scorso anno, dalle stesse stanze di viale Trastevere. Che oggi però, seppure indirettamente, indicano di alzarlo. Tuttavia, secondo l’Adoc le famiglie sarebbero già “allenate” all’idea di sborsare una cifra maggiore rispetto a quella indicata dallo stesso Miur: “già quest’anno – ha dichiarato il presidente, Carlo Pileri – il 51% delle scuole secondarie di II grado, relativamente al primo anno di corso, ha sforato il tetto di spesa per i testi scolastici, con la differenza di spesa più elevata registrata proprio nei licei, dove il costo dei libri è stato maggiore in media del 14% rispetto a quanto previsto dal Ministero. E il prossimo anno rischia di andare sempre peggio, con oltre il 60% degli istituti scolastici che supererà il budget previsto”. Il leader dell’Adoc ha anche ricordato che oggi “la spesa per i libri assorbe circa il 40% dello stipendio medio mensile di un genitore, una cifra importante in un momento di crisi come questo. E’ pertanto fondamentale incrementare l'affitto ed il comodato d’uso dei libri di testo da parte delle scuole e agevolare in tutte le forme possibile – ha concluso Pileri - lo scambio e la vendita dei libri usati”. Modalità di cui si parla da diversi anni, anche con insistenza, ma che ad oggi (anche alla luce delle versioni on line) appaiono paradossalmente difficilmente applicabili. Intanto tutte le scuole, le primarie dovrebbero averlo già fatto e comunicato, per loro la scadenza era il 4 maggio, sono alle prese con la scelta dei testi in vista del prossimo anno scolastico: le procedure ed i tetti sono rimasti immutati, gli stessi di un anno fa. Salvo qualche modifica coatta... |