Marcegaglia (Confindustria): da TuttoscuolaNews N. 442 31.5.2010 Nell’ampio discorso pronunciato da Emma Marcegaglia in occasione della assemblea del centenario di Confindustria non è mancato un passaggio, tanto conciso quanto chiaro e deciso, dedicato alla scuola e all’università. La presidente di Confindustria ha dato un giudizio globalmente negativo sullo stato del sistema educativo italiano: “La risorsa più preziosa per lo sviluppo da noi viene formata poco e male”, e “non è questione di livello della spesa ma della sua bassa qualità. Lo evidenziano i confronti internazionali sulla preparazione degli studenti delle scuole secondarie superiori. Lo conferma la gestione di tante università, piene di personale docente senza qualità e povere di ricerca”. La diagnosi è severa, ma non si discosta da quella che Confindustria ha formulato in precedenti occasioni. Più definita, nella sua essenzialità, è sembrata la ricetta: “Chiediamo che sia data piena autonomia alle scuole e alle università, anzitutto nell’assunzione dei docenti. Si premino gli insegnanti migliori, competenti e appassionati. Si raddoppino le borse di studio per gli studenti meritevoli. Si finanzino gli atenei in base alla qualità e non ai costi storici. La riforma in discussione, seppur timida, va nella giusta direzione. E’ essenziale che in Parlamento non venga smontata ma approvata sollecitamente”. Il documento sulla Education presentato in occasione della assemblea di Confindustria entra nei dettagli delle proposte sinteticamente presentate da Marcegaglia: per gli insegnanti idoneità nazionale, albi regionali e chiamata diretta da parte delle scuole; 10% della spesa per il personale da utilizzare per premiare gli insegnanti migliori; valutazione sistematica dei livelli di apprendimento degli alunni, da utilizzare come indicatori della qualità dell’insegnamento e criterio per la “remunerazione e il percorso di carriera dei docenti in ogni ordine e grado di scuola”. |