Qualità&Merito/1.
Verso standard internazionali

da TuttoscuolaNews N. 450 19.7.2010

La scorsa settimana Mariastella Gelmini, affiancata da Roger Abravanel, autore del noto bestseller Meritocrazia. Quattro proposte per valorizzare il talento e rendere il nostro paese più ricco e più giusto, citato dal ministro fin dall’inizio del suo mandato, ha presentato il Piano Nazionale Qualità e Merito (PQM). Si tratta di un progetto che prevede l’impiego sistematico di test oggettivi standard, predisposti dall’Invalsi, per misurare i livelli di apprendimento degli studenti al di là delle valutazioni didattiche, che continueranno comunque ad essere formulate dagli insegnanti.

Già in questa direzione si è mosso il test nazionale di italiano e matematica che negli ultimi due anni è entrato a far parte delle prove d’esame della licenza media, ma questo progetto va più avanti perché non si limita a registrare i livelli di apprendimento mediante una valutazione di tipo istantaneo, sommativo, ma prevede che le prove siano sottoposte agli studenti all’inizio dell'anno scolastico, per rilevarne la preparazione iniziale, e che siano ripetute al termine dell’anno per verificare i miglioramenti ottenuti (si comincerà con la scuola media per poi estendere la sperimentazione alle scuole secondarie superiori).

In questo modo la valutazione, condotta in contemporanea in tutta Italia sulle stesse prove, diventerà diagnostica e formativa, servirà cioè agli insegnanti e alle scuole per valutare i propri risultati, ponendoli a confronto con quelli medi nazionali e con quelli delle scuole migliori, e per avviare processi di miglioramento della qualità dell’insegnamento.

È ciò che si fa da anni in molti sistemi scolastici del mondo, come Tuttoscuola ha sempre documentato insistendo sull’importanza strategica della valutazione di sistema tramite prove standardizzate, ed è a queste esperienze internazionali che appare ispirarsi il progetto PQM.