Riforma delle Superiori
Spicchi d'aglio: Franco Labella da l'Unità, 14.7.2010
Perchè l'aglio? Insaporisce i cibi, ha anche proprietà curative ma
può risultare leggermente indigesto: proprio come la controriforma
del duo-Tremonti-Gelmini. Il professor Franco Labella è un
insegnante di Diritto ed Economia in un liceo linguistico di Napoli.
Contro riordino gelminiano e l'eliminazione del Diritto dalle scuole
superiori italiane, il prof un anno fa, un appello in rete a cui
hanno aderito oltre 2.000 persone e che è stato firmato, tra gli
altri, da docenti universitari come i professori Stefano Ceccanti,
Alessandro Pace e Stefano Rodotà, artisti dal forte impegno civile
come Moni Ovadia ed esponenti della società civile impegnati nella
difesa della legalità e nella lotta alla criminalità organizzata
come Rita Borsellino, Don Tonino Palmese e Giovanni Impastato.
Inoltre, nel marzo del 2009 Labella ha fondato il Coordinamento
nazionale dei docenti di Diritto e Economia, che raccoglie oltre 150
docenti di 17 regioni e di cui è attualmente è il Coordinatore
nazionale. Gli Spicchi, però, sono opera del solo prof. Labella e
non coinvolgono il Coordinamento nazionale. (Spicchi selezionati da
Maristella Iervasi) SPICCHI FRESCHI IL FEDERALISMO
E' il tema della primo
convegno organizzato a Siracusa da Liberamente, la fondazione di cui
è magna pars il ministro Gelmini. Il tema è interessante, se ne
discute nel Paese. Da settembre, però, non se ne discuterà più nelle
scuole superiori italiane vista l’abolizione dello studio del
Diritto ed il mancato decollo di Cittadinanza e Costituzione. Non se
ne discuterà più né Liberamente né Pedissequamente. A meno che il
T.A.R.lo non roda in profondità il prossimo 19 luglio. Ps: questo
Spicchio sembra criptico…..ma se leggete gli Spicchi precedenti sarà
tutto più chiaro. In questi mesi gli Spicchi di aglio sono serviti a raccontare la scuola (non solo superiore) strizzata e centrifugata. Per qualche settimana serviranno per uno scopo altrettanto nobile: preparare il risotto alla marinara. Con un pizzico di peperoncino lucano. Quello non mancherà mai……. nemmeno a settembre quando ricomincerà la scuola. E gli Spicchi ritorneranno alla loro funzione originaria: raccontare la scuola italiana ai tempi della Gelmini. Se sarà ancora ministro della (d)’Istruzione. Au revoir…..
LA MEMORIA CORTA
Il Ministro Gelmini, con
un intervento televisivo, ha diramato il contrordine.
Ogni giorno che passa e’
sempre più chiaro perché è stato eliminato lo studio del Diritto
nelle scuole superiori e perché non esiste la disciplina
“Cittadinanza e Costituzione”.
Il ministro Gelmini ha
espresso il suo plauso per la manovra finanziaria: «Non è stata
tagliata la scuola», ha detto. E già, perché gli otto miliardi di
euro (pari ad un terzo dell’attuale manovra) di maestro unico,
riduzione dell’orario alle medie e lavaggio in acqua calda delle
superiori mica sono tagli. Sono limature. Tremonti docet.
La preside di una scuola
romana ha sanzionato il coro dei suoi studenti per aver osato
intonare, alla fine di una manifestazione ed alla presenza di alti
dirigenti del MIUR, fra i quali il Capo della Segreteria tecnica del
ministro Gelmini, Bella Ciao. Lo Spicchio potrebbe finire qui.
Siccome però l’unico antidoto ai tempi cupi è la somministrazione di
una sana razione di Costituzione, serviamo la preside. «E’ vietata
la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito
fascista» (XII Disposizione Transitoria e Finale della
Costituzione). «Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il
proprio pensiero con la parola, lo scritto ed ogni altro mezzo di
diffusione0187». (Art. 21 della Costituzione, primo comma). Ed anche
con i cori, eventualmente…..
«Meno scuola più
qualità». Lo ripetono in maniera ossessiva, in ogni occasione, il
mMinistro Gelmini e i suoi consiglieri politici arrivando persino a
scrivere che “la recente riforma delle scuole superiori è condivisa
e apprezzata”. Da Bolzano alla Sicilia, forse, la pensano
diversamente e non hanno nemmeno potuto e voluto adottare i libri
per le prime classi centrifugate e strizzate. Il mantra è «un suono
ripetuto che serve a svuotare la mente dai pensieri». Appunto.
A Quarto Oggiaro, a
Milano, allo Zen di Palermo come a Scampia o Ponticelli, a Napoli, o
a S. Salvario , a Torino, come a Nuova Ostia, a Roma, non hanno la
stessa convinzione del ministro e cioè che meno tempo scuola faccia
bene. Si aspetterebbero, però, almeno il seguito dello slogan. Se si
dice che «meno scuola più qualità» poi il seguito dovrebbe essere
anche che «meno scuola meno ministro dell’Istruzione». Invece la
Gelmini ha deciso perfino di volersi riprendere il potere, ora
affidato alle Regioni, di stabilire la data di inizio delle lezioni.
Per lei si potrebbe ripristinare il 1 ottobre. Siamo ringiovaniti di
colpo.
Don Luigi Merola, giovane
prete anticamorra napoletano, qualche giorno fa si è dimesso,
polemicamente ed in anticipo rispetto alla scadenza, da consulente
del ministro Gelmini in materia di Educazione alla legalità e
Cittadinanza e Costituzione. Lo ha fatto dichiarando che con
l’attuale ministro l’educazione alla legalità è sotto valutata e chi
la propugna viene ,come nel suo caso, declassato e solo tollerato.
Per essere precisi Don Merola ha dichiarato, a proposito del MIUR
retto dalla Gelmini: «La legalità bisognava promuoverla prima dentro
quel palazzo . E quando in una scuola mi hanno detto che la storia
dei giudici Falcone e Borsellino non era argomento per una lezione
ho capito a che punto di degrado morale è sceso il nostro Paese». Se
anche Don Merola si interroga, forse pure il ministro dovrebbe porsi
qualche domanda e non continuare a recitare il mantra. Ed il
cerchio si chiude.
Qualche giorno fa si è
svolto a Bari un Seminario di studio su “Cittadinanza e
Costituzione”. Era la nuova disciplina con valutazione autonoma
annunciata dal ministro Gelminicon grande enfasi nell’agosto 2008.
Poco meno di un anno dopo, il ministro chiariva che mai e poi mai
“Cittadinanza e Costituzione” sarebbe diventata una disciplina
autonoma con valutazione autonoma. Meglio resuscitare la mai
rimpianta “Educazione civica”. I docenti di Storia, che dovrebbero
insegnarla inserendola nella loro programmazione, non ne sono
entusiasti ed in molti l’hanno scritto nel Forum di Ansas-Indire
(chiuso in scrittura ma ancora leggibile) dedicato alla discussione
finta sulle Indicazioni nazionali . Ora il Seminario di Bari a cui
era presente anche il dott. Giovanni Biondi che presiede il Gruppo
di studio ministeriale sulla disciplina che non c’è. In fondo ci
sono autorevoli archeologi che ricercano ancora oggi Atlantide.
Perché negare la possibilità, allora, di un Seminario di studi sulla
“disciplina scomparsa”?
In tutta Italia si
segnala la diminuzione delle classi a tempo pieno. Il ministro
Gelmini, nonostante i riscontri pubblicati dai giornali con le cifre
alla mano, sostiene il contrario. “Il tempo pieno è aumentato” . Non
specifica, però, che sta parlando del tempo che ci mettono i
dirigenti scolastici a far capire a Roma che le famiglie protestano.
Qualche Spicchio fa ci
siamo occupati del flipper. Oggi , invece, del juke box. Una scuola
napoletana non ha i soldi per far andare a Milano gli alunni a
ritirare un premio prestigioso. Per il “Maggio dei monumenti”
partenopeo si sono inventati, allora, come forma giocosa di
finanziamento, una sorta di “Guida per i turisti” con la richiesta
di un contributo economico. Una monetina in una cassettina in cambio
della descrizione dei monumenti del centro storico. Il juke box
suona l’arte. Temo che il ministro Gelmini possa chiamare il collega
Tremonti. Per un finanziamento straordinario alla scuola? No, perché
magari allerti la Guardia di Finanza. La caccia agli evasori è una
cosa seria….
Di nuovo? I lettori degli
Spicchi si tranquillizzino perchè stavolta è il titolo giusto. Dopo
la provincia autonoma di Bolzano anche l’Assemblea Regionale
Siciliana ha chiesto, con una mozione bipartisan approvata nei
giorni scorsi, il rinvio di un anno del riordino delle superiori.
L’Italia, da Nord a Sud, stavolta è unita. Il ministro Gelmini
accoglierà anche questa richiesta come ha fatto già con Bolzano? Ci
potete scommettere, la risposta sarà: “La riforma è epocale, non si
può perder tempo”. A Bolzano il partito del ministro ha appena perso
le elezioni per il sindaco. In Sicilia, poi, i Pdl sono addirittura
due. Meglio non rischiare.
Il direttore dell’ufficio
scolastico regionale dell’Emilia Romagna, con una nota riservata ai
dirigenti scolastici, ha fatto sapere che è contrario alle regole,
per il personale delle scuola, far conoscere il loro disagio e la
loro contrarietà ai tagli ed alla perdita del posto di lavoro,
attraverso interviste, prese di posizioni pubbliche e l’invio di
appelli. Perché , scrive il dott. Limina, “getta discredito
sull’Amministrazione”. A parte che il discredito, forse, uno lo
getta per misure che sono uniche in tutta Europa (perfino la Grecia
con i suoi guai ha rinunciato a tagli sull’istruzione) , ma bisogna
ricordare al dott. Limina l’art. 21 della Costituzione?
Il ministro Gelmini ha
espresso il suo appoggio al direttore dell’USR dell’Emilia Romagna
di cui allo Spicchio precedente con una dichiarazione all’Agenzia
Asca : “Fuori la politica dalla scuola”. La frase testuale del
ministro è questa:” Chi desidera fare politica si candidi alle
elezioni e non strumentalizzi le istituzioni''. La dichiarazione è
vecchia perché il ministro l’aveva già fatta tempo fa. Quello che è
nuova è la spiegazione del perché è stato eliminato lo studio
dell’Economia dalle superiori oggetto del riordino gelminiano. Non
ci avevamo pensato ma la denominazione completa della disciplina è :
Economia politica. Fuori dalle scuole la politica. Ahimè anche
quella economica. E chi glie lo spiega ora a Keynes? Si rivolterà
nella tomba.
Con una serie di articoli
apparsi sul “Il sussidiario.net” a firma di Oscar Giannino, Vincenzo
Silvano e Ugo Bertone, i liberali favorevoli al finanziamento,
vietato dall’art. 33 c. 3 della Costituzione, alle scuole private
protestano per l’inserimento, fra i nuovi indicatori del
redditometro, del pagamento delle rette delle scuole paritarie. I
ragionamenti sono i più vari: si va dalla reprimenda di Giannino a
Tremonti, reo di considerare il pagamento della retta un indicatore
di reddito e non, scrive il giornalista economico, come un
investimento alla critica di Bertone al voler considerare, come
possibile evasore, chi paga le cospicue rette delle scuole private e
pubbliche non statali. Domanda semplice: ma pagare le tasse è roba
da “comunisti”? E se l’istruzione è un investimento e non un costo
(e su questo siamo d’accordo) dove erano questi liberali quando
Tremonti e Gelmini tagliavano e tagliano i fondi per l’istruzione
delle scuole pubbliche statali?
Ovvero le nozze con i
fichi secchi. Il ministero pensa di istituire, partendo da una
esperienza del Piemonte, il bollino di qualità per le scuole. Tra
gli indicatori valutati - nel sottosettore Pari opportunità - : “
Borse di studio e sussidi erogati dalle scuole per garantire il
diritto allo studio, apparecchiature idonee, apertura della scuola
nel pomeriggio”. Nel sottosettore gestione dei servizi ausiliari:
"Condizioni igieniche e di sicurezza dei locali” e nel sottosettore
“servizi generali” efficienza della segreteria. C’è, nel
sottosettore Etica, persino: “Diffusione dei valori della legalità,
equità e trasparenza”. Tutti questi indicatori nella scuola
gelminiana che elimina lo studio del Diritto e dell’Economia, non
garantisce i soldi per i supplenti e taglierà decine di migliaia di
posti del personale ATA fra cui gli addetti alle segreterie sempre
più oberate di impegni; per non parlare della sicurezza di edifici
di cui il ministro Gelmini, dopo la tragedia di Rivoli, aveva
promesso il censimento e la messa in sicurezza in tempi rapidi. Ma
consoliamoci: nel concedere il bollino verrà tenuta presente anche
la capacità della scuola di reperire finanziamenti all’esterno. E’
il mercato, bellezza. I corsi flash.
Dopo il riferimento nello
Spicchio precedente ai corsi di inglese delle maestre uniche, il
ministro ha fatto sapere che saranno potenziate le iniziative di
formazione, nelle lingue straniere, dei docenti della scuola
elementare. I giornali hanno parlato di corsi flash ed il Ministro
Gelmini ha dichiarato l’intenzione di attivare opportune misure di
sostegno: affiancamento in avvio con docenti tutor; esonero dal
servizio per la frequenza dei corsi; assegnazione di borse di studio
per corsi di lingua all’estero. Sarà il caso di far sapere al
ministro che in informatica le memorie flash sono quelle che non
presentano alcuna parte mobile e quindi sono piuttosto resistenti
alle sollecitazioni e agli urti. Le nostre maestre, invece, di
sollecitazioni ed urti - dalla Moratti alla Gelmini - negli ultimi
anni ne hanno dovuto sopportare parecchi. Ma si consolassero: il
ministro le manda all’estero. A spese delle maestre, of course.
Da un incontro al
ministero con i sindacati della scuola si è appreso che la Campania
per l'anno 2010/11 perderà 3.686 docenti, la Sicilia 3.325, mentre
sull'organico di diritto, in percentuale rispetto all'anno
precedente, la Calabria avrà un -5,32% e la Sardegna -5,18%. Ora si
capisce meglio la proposta della Lega di chiudere le "frontiere" del
nord attraverso provvedimenti, come le graduatorie regionali, che
impediscano ai nuovi disoccupati di andare, come abbiamo visto in
“Presa diretta”, con la "valigia di cartone" verso i luoghi in cui
saranno orientate le risorse. In fondo vincere le Regionali a
qualcosa doveva servire e Cristo, come si sa, si è fermato ad Eboli.
Ed è meglio che ci resti.
Le Indicazioni nazionali
(i programmi) per le nuove classi delle superiori riordinate dal 1
settembre di quest’anno non sono ancora pronte. Ci si riprova a far
finta di far discutere i docenti sulle Indicazioni nazionali , i
programmi delle scuole riordinate dalla Gelmini. Bruschi, il
consigliere politico del Ministro, ha riaperto un altro Forum nel
sito di Ansas-Indire per far “discutere” i docenti sulle cose da far
studiare ai “fortunati” allievi a cui si tagliano ore e materie..
Anche stavolta si discute solo sulle ipotesi e non sulle certezze ed
in più c’è una scadenza temporale precisa perché bisogna fare in
fretta. C’è pure un monito preventivo a non scrivere, nel Forum,
pena la censura (la chiamano “moderazione”) opinioni negative sul
riordino.
I programmi fatti in
fretta hanno il pregio di far danni anch’essi e senza rimedio.
Bruschi, consigliere
politico della Gelmini, ne ha detta un’altra delle sue. Dopo
l’educazione alla legalità senza le leggi, la storia d’Italia senza
la Resistenza. I nuovi programmi di Storia, in via di frettolosa
elaborazione, non la citano fra gli argomenti da studiare. Tanto è
sottintesa, ha affermato Bruschi, come le tabelline per la
matematica. Viene il dubbio che oltre ad ignorare la Resistenza stia
per proporre di far studiare la Matematica senza le tabelline. Tanto
son sottintese.
I nuovi governi regionali
dovranno occuparsi del dimensionamento scolastico e dovranno
adottare le relative delibere che tengano conto dei Regolamenti del
riordino quando finalmente andranno in Gazzetta Ufficiale. Un alto
dirigente ministeriale pare abbia detto che la pubblicazione in
Gazzetta è solo una formalità. E se il Governo del fare abolisse la
Gazzetta Ufficiale facendone un gran falò come ha fatto già il
Ministro Calderoli? In fondo già si è riusciti a non far studiare
più, da settembre del 2010, l’iter legis agli studenti delle
superiori. A che serve a questo punto la vacatio legis? Tanto agli
studenti già si è detti che studiare meno frutta di più…. Se si
perde meno tempo nel pubblicare le norme frutta di più.
Stavolta il Ministro
Gelmini non c’entra perché la decisione di dare solo pane e acqua ai
ragazzini della scuola i cui genitori non pagavano il contributo
mensa l’han presa in Comune, a Montecchio Maggiore, in provincia di
Vicenza. In compenso il Ministro ha taciuto. Eppure dopo la maestra
con la penna rossa ed il grembiulino ci sarebbe stato così bene il
ritorno al passato, quello del pane e acqua. E’ perciò che la
Gelmini non ha commentato. Alla saggezza popolare del “pane e acqua”
ci manca solo il detto meridionale che “mazzate e panelle fanno i
figli belli”. Ma la Gelmini è settentrionale e non lo dice….. meglio
il cinque in condotta.
Lo ha detto il Ministro
Gelmini di fronte a casi di richieste di contributi alle famiglie
anche nella scuola dell’obbligo.
Questa provincia autonoma
ha deciso di rinviare al 2011 l’avvio del riordino delle scuole
superiori. Probabilmente si farà un “decreto interpretativo” che
chiarisca alla Provincia di Bolzano che, nonostante i suoi poteri,
non è possibile rinviare e, soprattutto, farlo sapere all’opinione
pubblica prima della data di svolgimento delle elezioni regionali.
Hai visto mai che qualche altra Regione si faccia tentare, visti la
confusione ed i ritardi di provvedimenti anche importanti come le
Indicazioni nazionali (i programmi) o il riordino delle classi di
concorso e chieda pure essa il rinvio…..
Per giustificare la
eliminazione dello studio del Diritto nelle scuole superiori
italiane la Gelmini per bocca del suo consigliere politico dott.
Bruschi che lo ha scritto nei Forum di Ansas-Indire, ne ha decretato
la scarsa importanza ai fini della Educazione alla legalità e alla
cittadinanza. Lo stesso autore del paradosso della educazione alla
legalità senza le leggi, che è pure presidente della cabina di regia
dei licei, sembra non gradire molto gli ostacoli al riordino delle
scuole superiori che potrebbero venire dai Piani di dimensionamento
delle Regioni. Dopo l’educazione alla legalità senza le leggi
gradirebbe anche dei Piani di offerta formativa e di dimensionamento
delle Regioni senza i Regolamenti, non ancora pubblicati in Gazzetta
Ufficiale e ,perciò, inesistenti dal punto di vista giuridico.
Il Ministro Gelmini, in
tv, ha segnalato come epocale l'introduzione, nel solo ultimo anno
delle scuole superiori, di una disciplina in lingua straniera: CLIL
si chiama ....Sigla mirabile che già appassiona gli addetti ai
lavori con un interrogativo altrettanto epocale: saranno i prof. di
inglese ad imparare la filosofia o viceversa i prof. di filosofia a
frequentare i corsi accelerati e brevi di inglese come è già
avvenuto con le maestre uniche?
Non sono ancora nati i
Licei Musicali ma già sorgono dubbi sulla possibilità di farli
nascere attraverso le convenzioni con i Conservatori ma senza oneri
per le istituzioni. C’è chi propone di boicottare le convenzioni
anche in considerazione del fatto che 40 sezioni in tutta Italia
significano un migliaio di studenti sparsi per ogni dove. Si vede
che manca un direttore d’orchestra.
Le case editrici
scolastiche si sono lamentate per l’assenza delle Indicazioni
nazionali (i programmi) che rende difficile se non impossibile il
lavoro di programmazione e redazione dei libri di testo, in tempo
utile per essere utilizzati dalle classi degli istituti superiori
coinvolti, a partire dal settembre di quest’anno, nel riordino del
mnistro Gelmini.
Alle scuole mancano i
soldi per pagare i supplenti e le ore di sostituzione fatte dai
docenti in servizio. Quando mancano gli insegnanti, gli alunni delle
classi coinvolte vengono divisi in altre classi coperte da docenti.
Si violano, così, le norme sulla sicurezza che impongono di non
concentrare, superando i limiti di legge, gli alunni in base allo
spazio disponibile nelle classi. La spiegazione è: “lo facciamo per
garantire la sorveglianza dei minori affidati alle scuole.” Peccato,
però, che questo avvenga a discapito della sicurezza.
Nell’agosto del 2008, con
una conferenza stampa ripresa dalle televisioni, la Gelmini annunciò
l'istituzione di una nuova materia con voto autonomo: Cittadinanza e
Costituzione. Il 9 novembre 2009 contrordine: Cittadinanza e
Costituzione non sarà mai materia autonoma con voto autonomo. Parola
dello stesso ministro su un quotidiano nazionale. Non sia mai che
gli studenti italiani possano capire che la Costituzione pone limiti
anche ad inventiva e creatività legislativa. Meglio che si occupino
del fair play sportivo, suggerito come tema da sviluppare
nell’ambito di un “contenitore” affidato ai docenti di Storia e,
solo dove sono già presenti in organico, ai docenti di Diritto. Per
equità, però, bisogna dire che il ministro ha annunciato che
comprerà e distribuirà nelle scuole i DVD con le registrazioni delle
trasmissioni sulla Costituzione curate da Claudio Martelli.
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