Scuola. "La Regione con noi
al Tar contro la riforma"
da
Viaemilianet.it ,
14.7.2010
Dopo l'adesione della Provincia di Bologna al ricorso presentato da
comitati e associazioni per annullare le disposizioni della Gelmini,
i promotori fanno pressing su via Moro. "E' tempo di azioni
concrete", dice Giovanni Favia della lista Cinque Stelle
BOLOGNA, 14 LUG. 2010 - Una battaglia partita senza fare tanto
clamore, ma che potrebbe segnare una vittoria importante contro la
disastrosa riforma della scuola. A correre alle armi è stata una
cordata di associazioni che lo scorso aprile al Tar del Lazio ha
presentato ricorso contro due circolari del ministro Gelmini
spacciate come legge anche se ancora non lo erano. Provvedimenti ai
quali gli istituti superiori si sono dovute adeguare nonostante il
normale iter legislativo richiesto per tali disposizioni non fosse
stato completato.
Il ricorso, presentato da 755 tra docenti, studenti, genitori ed
associazioni del mondo della scuola ieri ha raccolto il
sostegno della Provincia di Bologna. La giunta guidata da Beatrice
Draghetti ha infatti aderito a questo tipo di lotta per vie legali
approvando una delibera che ha preso in considerazione gli effetti
particolarmente gravosi indotti dalla riforma sul sistema scolastico
dalla riforma. "Abbiamo ritenuto di aiutare - ha detto la Draghetti
- considerando le fatiche che abbiamo vissuto quest'anno anche come
ente locale". Per descrivere "il modo in cui viene trattata la
scuola", la presidente della Provincia non ha usato mezzi termini:
"Siamo alla frutta, per la prima volta non siamo neppure riusciti a
fare uscire la guida con tutte le informazioni per iscriversi".
L'appoggio della Provincia ha fatto
esultare i promotori del ricorso al Tar che ora
vorrebbero una presa di posizione analoga da parte della Regione.
L'ente guidato da Vasco Errani ha i giorni contati per aderire, la
data fissata per la prossima udienza a Roma è infatti il 19 luglio.
A fare appello all'Emilia-Romagna è anche Giovanni Favia,
consigliere regionale della lista civica legata a Beppe Grillo. "E'
tempo non di dichiarazioni di intenti, ma di azioni concrete", si
legge in una nota del movimento Cinque Stelle in cui Favia sottoline
che "é giusto ricorrere a tutti i mezzi, quindi anche alle azioni
legali, per fermare questa riforma che mira a distruggere la scuola
pubblica".