USR Emilia-Romagna:
nuove polemiche

da Tuttoscuola, 1.7.2010

"Lamentiamo che irresponsabilmente si spaccino come licenziamenti alcune informative rivolte a personale che per determinate materie o tipologie di indirizzi risulta in sovrannumero". Firmato: Marcello Limina, direttore dell'Ufficio scolastico regionale dell'Emilia-Romagna. Destinataria la Flc-Cgil, che nei giorni scorsi aveva invitato gli insegnanti destinatari delle comunicazioni di soprannumerarietà ad impugnare i provvedimenti davanti al Giudice del lavoro, vista la sentenza del Tar del Lazio del 25 giugno scorso che a giudizio del sindacato sospende l'effetto della riforma Gelmini congelando così gli organici delle scuole.

Ma "nessun insegnante in organico sta perdendo il posto di lavoro nella scuola dell'Emilia-Romagna", sostiene Limina, perché le comunicazioni vengono inviate ai docenti che risultano in soprannumero, "da almeno un ventennio", per consentire loro di chiedere, con precedenza sui trasferimenti, una sede più utile. Perciò, conclude Limina con durezza, "riteniamo grave e da irresponsabili che si giochi sulla pelle dei lavoratori, sollevando polveroni e interpretazioni ideologizzanti su procedure amministrative di routine".

Ma proprio avvalendosi della sentenza d'urgenza del Tar il Coordinamento dei precari della scuola di Bologna chiede ora a Vincenzo Aiello, dirigente dell'Ufficio scolastico provinciale, di sospendere tutte le operazioni relative alla costituzione dell'organico e all'individuazione del personale soprannumerario, visto che l'ordinanza del Tar comporta che fino al 19 luglio, quando sarà emessa la sentenza sul merito, tutte le operazioni sull'organico "siano congelate".

La netta presa di posizione del direttore generale regionale, diretto superiore di quello provinciale, sembra però chiudere definitivamente il discorso. E riaprire la polemica con il sindacato.