università

Matricole "a numero chiuso
"più medici e meno architetti

A settembre le prove di ammissione per entrare nelle facoltà a numero chiuso.
Il test d'ingresso si svolgerà in contemporanea in tutte le università statali

Manuel Massimo la Repubblica 19.7.2010

ROMA - Il countdown è cominciato: per molti studenti freschi di Maturità, aspiranti matricole di corsi di laurea a numero chiuso, le vacanze sono finite ed è tempo di rituffarsi nei libri. Una nuova e impegnativa prova li attende: la prova di ammissione per entrare nelle facoltà ad accesso programmato a livello nazionale. Il test d'ingresso vincolante (80 domande a risposta multipla) si svolgerà a settembre, in contemporanea in tutte le università statali e in un'unica giornata, per ciascuna delle tipologie previste dal Miur. Aprirà le danze, il 2, Medicina e Chirurgia; il giorno successivo sarà la volta di Odontoiatria e Protesi Dentaria; a seguire Medicina Veterinaria (il 6), Architettura (il 7) e Professioni Sanitarie (l'8); chiuderanno la serie, il 20 settembre, i corsi in Scienze della Formazione Primaria.

I posti in palio. Tra le aspiranti matricole "a numero chiuso" solo 52.808 riusciranno ad accedere al corso prescelto, rispondendo correttamente ai test e superando la barriera d'ingresso. La maggior parte dei posti a disposizione per studenti comunitari e non comunitari residenti in Italia si concentra nell'area sanitaria (38.705), con differenze sostanziali tra i diversi settori e le relative branche. Nelle professioni sanitarie (28.135 posti complessivi) a fare la parte del leone è Infermieristica con ben 16.336 disponibilità (1.427 in più rispetto allo scorso anno) mentre i corsi in Tecniche Audiometriche avranno soltanto 114 nuove matricole; gli immatricolati in Medicina e Chirurgia saranno 8.775, con un incremento di 750 unità rispetto a quanto inizialmente previsto per l'a. a. 2009/2010 (a novembre 2009, per decreto, i posti furono portati da 8.075 a 8.508). Crescono anche i posti per i futuri dentisti (789 rispetto ai 690 dell'anno scorso) mentre le matricole in Veterinaria saranno 44 in meno (passando da 1.050 a 1.006). Stabili i posti per Scienze della Formazione Primaria: da 4.806 a 4.838. Stretta, invece, su quelli finalizzati alla professione di Architetto (Architettura e Ingegneria Edile): tagliati 620 posti, quest'anno potranno iscriversi in 9.265 rispetto ai 9.885 dell'a. a. 2009/2010.

Statistiche d'accesso. Per riuscire a entrare bisogna giocare bene le proprie carte, e anche la scelta dell'ateneo dove sostenere il test d'ingresso ha un'importanza strategica. L'apriti-sesamo per il numero chiuso è una formula che dipende da più fattori, primo fra tutti il rapporto tra posti disponibili e iscritti alla prova in una determinata sede. "Dov'è più facile entrare?" è la domanda che in questi giorni va per la maggiore nei forum studenteschi: Internet rappresenta la cassa di risonanza di un tam tam fatto di "dritte" più o meno attendibili. Le statistiche del Miur relative allo scorso anno individuano che per Medicina e Chirurgia la sede con il rapporto più "favorevole" è stata Siena (1 posto ogni 5,3 candidati) ma il punteggio minimo per essere ammessi (37,5) si è registrato a L'Aquila. Per Veterinaria a Torino c'era meno concorrenza (1 posto ogni 3,9 candidati) e a Sassari (punteggio minimo d'ammissione 33) era più facile entrare. Odontoiatria è stata complessivamente la più selettiva: in media 23,9 candidati per ogni posto e un punteggio minimo di 57,4 (a Palermo addirittura 65,5). Parametri variabili di anno in anno, che servono però a farsi un'idea del test ed evidenziano un paradosso: non essendo prevista una graduatoria nazionale, alcuni studenti con punteggi medio-bassi in sedi "abbordabili" riescono a farcela, mentre altri - iscritti in sedi più "ostiche" - oggettivamente più preparati restano fuori.

Come funziona. Chi ha conseguito un voto basso alla Maturità non parte svantaggiato: ai blocchi di partenza i candidati vengono messi tutti sullo stesso piano e ciò che conta è rispondere correttamente agli 80 quesiti del test: risposta esatta 1 punto, errata -0,25, non data 0. In caso di parità di voti tra candidati si privilegia chi ha risposto in modo esatto alle domande più "specifiche e caratterizzanti" della propria area-studi. Solo nel caso-limite di ulteriore parità entra in gioco la votazione dell'esame di Stato e ovviamente la spunta chi ha preso di più. Tutti i test prevedono una batteria di domande di "cultura generale e ragionamento logico" e una serie di quesiti "di indirizzo": nell'area sanitaria biologia, chimica, fisica e matematica; per Architettura storia, disegno e rappresentazione, matematica e fisica; per Scienze della Formazione Primaria pedagogia, linguistica e cultura matematico-scientifica.

Online a tutto quiz. Una cosa è certa: qualunque corso a numero chiuso si scelga, in qualsiasi città si decida di provare a entrare, la preparazione va fatta con metodo. I più previdenti già da mesi si stanno esercitando compilando pagine di quiz a risposta multipla. Una valida risorsa da cui attingere è il sito ufficiale del Ministero (accessoprogrammato.miur.it 1) che fornisce tutte le informazioni sui corsi e il simulatore per le prove d'ammissione e le soluzioni di tutti i quesiti più recenti, a partire dall'a. a. 2006/2007. Nel mare magnum di Internet, però, esistono una miriade di portali fai-da-te che dispensano consigli in quantità: quali manuali studiare, come potenziare la memoria e addirittura quale dieta seguire per arrivare al test in perfetta forma psico-fisica. Senza contare il fatto che, ormai, anche nelle facoltà a libero accesso sono previste prove d'orientamento in ingresso: chi non le supera accumula debiti formativi da recuperare entro il primo anno. Per non partire col piede sbagliato, in questi casi, occorre "rinfrescare" le proprie conoscenze con qualche settimana di studio. E per mantenere la mente allenata anche sotto l'ombrellone? Possono bastare le parole crociate.