Educazione stradale, di A.G. La Tecnica della Scuola, 31.7.2010 Il provvedimento fa parte del nuovo codice della strada: si attuerà negli istituti di ogni ordine e grado. Ma poiché non vi dovranno essere oneri per lo Stato è probabile che i corsi saranno inglobati nelle discipline curricolari già esistenti e più affini. Entro gennaio il decreto interministeriale contenente i programmi. Dopo quasi due anni di iter parlamentare, per una volta “figlio” di alleanze fra maggioranza e opposizione, e dopo l'approvazione definitiva del testo al Senato, il 29 luglio è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale la Legge n. 120/10: quello che entrerà pienamente in vigore prima di Ferragosto è un testo importante perché modifica oltre 80 articoli del Codice della strada. Tra questi, c’è una novità, di cui si è parlato poco: si tratta dell’Educazione stradale in classe, da attuare nelle scuole di ogni ordine e grado. L’operazione è contenuta, seppure genericamente, nell’articolo 46-bis, dove si spiega che dall'anno scolastico 2011-2012 il ministero dell'Istruzione predisporrà programmi di educazione stradale (a saldi erariali invariati). I programmi scolastici sulla sicurezza stradale verranno pubblicati attraverso apposito decreto interministeriale, entro 180 giorni dalla pubblicazione della legge: quindi al massimo entro la fine di gennaio 2011. Se da un punto di vista dei contenuti e dell’organizzazione dei corsi non vi sono riferimenti (anche se appare scontato che vengano attuati all’interno dell’attuale monte orario, forse chiedendo di includere il programma in qualche materia curricolare più affine), per quel che concerne i finanziamenti si sa già qualcosa. Premesso che lo Stato non finanzierà nemmeno un euro per la realizzazione del progetto (le scuole dovranno farsi bastare le risorse umane strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente e comunque senza nuovi o maggiori oneri a carico dello Stato), qualche riferimento si trova all’art. 42 della Legge: riguarda l’assegnazione, al Miur, proprio per l’allestimento dei corsi finalizzati a migliorare la sicurezza stradale, del 5% dei proventi derivanti dalle sanzioni pecuniarie derivanti dalle violazioni del codice della strada di spettanza dello Stato. Ci sono poi altre novità del nuovo Codice della strada che riguardano da vicino i giovani, statisticamente molto presenti tra le migliaia di incidenti stradali che flagellano le nostre strade ogni anno: tanto per cominciare tutti i neopatentati e coloro che guidano avendo un’età che varia tra i 18 e i 21 anni (al pari degli autisti di professione) non potranno bere nemmeno un goccio di birra prima di mettersi alla guida. Per loro sarà anche obbligatorio sottoporsi ad un test anti droga. Arriva poi il divieto di vendere alcolicida asporto dalle 22 alle 6 e di servirli al banco dalle 2 alle 6 del mattino. Nelle discoteche il divieto scatterà dalle 3 in poi. La ‘stretta’ maggiore riguarda però i ciclomotori e leminicar (velocità massima 45 orari): per chi li potenzia decuplicano le sanzioni. Inoltreda gennaio 2011 per ottenere il patentino bisognerà superare una prova pratica (non basterà più la verifica teorica come avviene oggi). Gli unici esentati sono coloro già in possesso della patente A: solo per loro sarà possibile cominciare a guidare l'automobile, con il foglio rosa, già dai 17 anni. |