Disabili, forti proteste per la “miope” sparizione di Alessandro Giuliani La Tecnica della Scuola, 14.7.2010 Per le associazioni di categoria se l’emendamento (Pdl) passerà in Finanziaria ci sarà un'impennata di richieste di prof di sostegno. E poiché la Corte Costituzionale ha decreto inammissibile porre un limite al numero di questi docenti, i costi supereranno i risparmi previsti. Dura anche la sinistra: secondo il Prc-Se siamo alla ‘carneficina’ ai danni di diritti e persone. Sembra destinato a rimanere in vita solamente un anno il ripristino del limite massimo di 20 alunni nelle classi dove sono iscritti alunni disabili: come da noi annunciato, per eludere il provvedimento, introdotto nel 2009 attraverso l’art. 5.2 del Dpr 81, la Commissione Bilancio del Senato ha incluso nel maxiemendamento della manovra Finanziaria (che dovrebbe passare nelle prossime ore attraverso il ricorso al voto di fiducia) una correzione (voluta dai senatori Esposito e Latronico, del Pdl) che prevede una deroga all’attuale limite di alunni complessivi iscritti alle prime classi frequentate da alunni con disabilità. Appena appreso dell’inattesa modifica, da associazioni e partiti sono partite forti critiche. Ad iniziare dagli organismi che difendono i diritti dei disabili, già scesi in piazza la scorsa settimana a causa del paventato innalzamento della percentuale di invalidità che dà diritto all’indennità di accompagnamento. Quando sembrava che l’alzata di scudi avesse prodotto la cancellazione di quest’ultima volontà del Governo, presente nella prima versione della stessa manovra, ecco ora giungere l’addio al “tetto” di 20 alunni per classe in presenza anche di un solo disabile. Secondo Pietro Vittorio Barbieri, presidente Fish, “la prospettiva reale è quella di classi sempre più sovraffollate che mettono a rischio la qualità stessa dell'istruzione e dell'inclusione scolastica. Un atto, quindi, gravissimo che colpisce, ancora una volta, i più deboli. Un danno che riguarda tutti i bambini, siano essi disabili o meno”.
Secondo il presidente dell’associazione pro-disabili quella del
Governo è una mossa a dir poco miope, che alla lunga non porterà
benefici economici. Anzi, alla luce della piuttosto recente
sentenza della Corte Costituzionale, che abbatte limiti al
numero di insegnanti a supporto degli alunni con difficoltà
nominabili in caso di necessità, se le classi sono sovraffollate “i
docenti – sostiene Barbieri - non potranno seguire con attenzione i
bambini con disabilità e questo causerà un'impennata nella richiesta
di insegnanti sostegno. E di fronte agli eventuali rifiuti vi sarà
un fiorire di ricorsi al giudice, nei quali le amministrazioni
scolastiche, come avviene ormai in ogni dove, saranno soccombenti.
Un contenzioso che causerà un aumento di costi ben superiore ai
risparmi previsti”. Della volontà del Governo di cancellare il limite dei 20 alunni si è occupato pure il Partito democratico: la senatrice Mariangela Bastico e la deputata Manuela Ghizzoni, attraverso un comunicato congiunto, hanno dichiarato che "l'emendamento approvato rende sempre più difficile una positiva integrazione scolastica". Secondo Antonio Ferraro, responsabile nazionale politiche sociali Prc-Se, si tratterebbe “dell’ennesimo atto maldestro e improvvisato di questa maggioranza, che andrebbe a colpire un sistema scolastico già tartassato da tagli e ridimensionamenti: chiediamo pertanto che l’emendamento venga ritirato nel rispetto di tutti i bambini, disabili e non, e che finisca – ha concluso Ferraro - questa ‘carneficina’ ai danni di diritti e persone”. |