Ed ora è la volta dei bambini con disabilità... Altro infatti non si può dire, di fronte all'ennesimo discutibile emendamento proposto dalla Commissione Bilancio del Senato, che prevede l'aumento del numero massimo di bambini nelle classi frequentate da alunni con disabilità, limite che, fino ad oggi, è di venti alunni. Un provvedimento che, se approvato definitivamente, sarebbe molto grave, secondo la FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap) e la FAND (Federazione tra le Associazioni Nazionali dei Disabili), perché «"devasterebbe" ulteriormente un sistema scolastico già messo a dura prova da tagli e misure restrittive, senza portare ad alcun risparmio effettivo» di S.B. da Superando 13.7.2010 «Dopo aver ritirato le disposizioni che avrebbero colpito le persone con disabilità - denuncia in un comunicato stampa la FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap) - ora la Commissione Bilancio del Senato rivolge la propria attenzione ai bambini, in una logica di apparente risparmio». Solo qualche giorno dopo, dunque, la grande manifestazione del 7 luglio a Roma, promossa dalla stessa FISH insieme alla FAND (Federazione tra le Associazioni Nazionali dei Disabili), che ha sostanzialmente portato al ritiro di quei provvedimenti penalizzanti sull'innalzamento della percentuale d'invalidità e sull'indennità di accompagnamento (se ne legga ad esempio, nel nostro sito, l'editoriale di Franco Bomprezzi intitolato Contro il pregiudizio ha vinto l'orgoglio, cliccando qui), la Commissione Bilancio del Senato ha approvato un emendamento presentato da Giuseppe Esposito e Cosimo Latronico del Pdl, che prevede l'aumento del numero massimo di bambini nelle classi frequentate da alunni con disabilità, limite che, fino ad oggi, è di venti alunni, come stabilito dal DPR 81/09 (articolo 5, comma 2).
«Si tratta - secondo
Salvatore Nocera, vicepresidente della FISH - di un
provvedimento molto grave, la cui prospettiva reale è quella di
classi sempre più sovraffollate che metteranno a
rischio la qualità stessa dell'istruzione e dell'inclusione
scolastica. Un atto, quindi, destinato a colpire ancora una
volta i più deboli, causando un danno che riguarda tutti i
bambini, siano essi disabili o meno».
L'opinione della
Federazione è perciò sin troppo chiara: si tratta dell'ennesimo
"colpo di mano", iniquo come i precedenti, ma in questo caso
ancor più vacillante e improvvisato sotto
il profilo del calcolo economico. |