Risparmi del fondo di istituto di R.P. La Tecnica della Scuola, 20.7.2010 Lo prevede una delle modifiche alla manovra finanziarie introdotte dal Senato. Dai risparmi del fondo di istituto, che finora rimanevano a disposizione delle scuole, verranno detratti 5milioni di euro all'anno per organizzare corsi gestiti dalle Forze Armate. Con i risparmi derivanti dal fondo di istituto delle scuole si potranno finanziare i corsi finalizzati alla “diffusione dei valori e della cultura della pace e della solidarietà internazionale tra le giovani generazioni”; i corsi saranno organizzati dalle Forze Armate, dureranno tre settimane e saranno “intesi a fornire le conoscenze di base riguardanti il dovere costituzionale di difesa della Patria, le attività prioritarie delle Forze armate, in particolare nelle missioni internazionali di pace a salvaguardia degli interessi nazionali, di contrasto al terrorismo internazionale e di soccorso alle popolazioni locali, di protezione dei beni culturali, paesaggistici e ambientali e quelle di concorso alla salvaguardia delle libere istituzioni, in circostanze di pubblica calamità e in altri casi di straordinaria necessità e urgenza”. La spesa prevista è di poco inferiore ai 20milioni di euro per il triennio 2010/2012. Le risorse arriveranno in gran parte dai risparmi del fondo di istituto che, a partire dal 2011 sarà liquidato direttamente dal Ministero del Tesoro e non più dalle singole scuole, attraverso il meccanismo del “cedolino unico”. In pratica il meccanismo previsto è questo: il Ministero comunica alle scuole l’entità delle risorse disponibili, ciascuna scuola definisce il piano di spesa attraverso il contratto di istituto, come avviene già ora, e alla fine dell’anno comunica al Ministero del Tesoro la misura del compenso spettante a ciascun dipendente. Attualmente i risparmi dovuti a somme non spese per varie ragioni (attività non svolte, rinuncia all’incarico da parte di un docente, modifica al piano delle attività, ecc..) vengono trattenuti dalla scuola e utilizzati l’anno successivo sempre per il contratto di istituto. Per il futuro, le cose andranno diversamente: le somme risparmiate verranno riutilizzati nell’anno successivo ma “al netto di quanto previsto all’articolo 55, comma 7-bis, lettera c)”, comma che quantifica le risorse necessarie per i corsi di “cultura della pace e solidarietà internazionale” in 5.772.720 euro per il 2011 e per in 5milioni di euro per il 2012. E’ pur vero che l’attuale contratto nazionale del comparto scuola prevede che i risparmi del fondo di istituto rimangano nella disponibilità delle scuole per aumentare la dotazione utilizzabile per il contratto integrativo dell’anno successivo, ma è evidente che, a questo punto, la norma contrattuale deve intendersi superata da una precisa disposizione di legge. Fino a questo momento non si registrano prese di posizione dei sindacati su questa norma, forse perché è passata inosservata. |