SCUOLA

Firmato contratto 10mila presidi:
aumenti per 350 euro

Più 11mila euro arretrati a ottobre.Soddisfatti sindacati e Aran

  ApCOM, 16.7.2010

Roma, 16 lug. (Apcom) - Dopo quattro anni e mezzo il contratto dei 10mila dirigenti scolastici italiani è cosa fatta: la firma definitiva, che fa seguito all'ok del Cdm dello scorso 24 giugno ed il successivo assenso della Corte di Conti, è stata apposta da Aran ed organizzazioni sindacali su un ipotesi di testo già sottoscritto dalle due parti nel mese di maggio.

L'accordo, che riguarda i contratti nazionali di lavoro dell'Area V per il quadriennio normativo 2006-2009 e i due bienni economici 2006-2007 e 2008-2009, prevede aumenti pari a circa 350 euro lordi mensili (200 netti comprendenti un'indennità di cosiddetta 'vacanza contrattuale' già erogata) e la liquidazione degli arretrati, assieme allo stipendio di ottobre, pari a circa 11mila euro (6mila netti).

Una parte degli aumenti, seppure ridotta rispetto a quanto avrebbe voluto la parte pubblica, verrà legata alla retribuzione di risultato: la sua entità verrà decisa, per ogni e comunque se verranno conseguiti gli obiettivi fissati ad inizio incarico.

Da un punto di vista strettamente normativo, il contratto ha recepito tutte le indicazioni sulla responsabilità disciplinare (divenute maggiori) introdotte attraverso il decreto legislativo n. 150/2009, il cosiddetto decreto Brunetta, valido per tutti i dirigenti della pubblica amministrazione.

Soddisfazione è stata espressa delle componenti sindacali che hanno partecipato alla trattativa, compresa l'Anp, il sindacato dei presidi più rappresentativo, e la Flc-Cgil.

Per Antonio Naddeo, commissario dell'Aran, l'ente che rappresenta la parte pubblica, con la firma del contratto "si è chiusa una trattativa complessa che durava ormai da alcuni anni. I dirigenti scolastici avranno tra breve in busta paga l'adeguamento stipendiale e tutti gli arretrati dei bienni 2006-2007 e 2008-2009".