Non ci sono più gli esami
di terza media di una volta

di Claudio Tucci da Il Sole 24 Ore, 13.6.2010

Più rigore per gli esami di terza media. Si partirà domani con il classico tema d'italiano, ma a far "tremare" di più i 575mila "maturandi junior" sarà la prova nazionale predisposta dall'Invalsi, in programma, per tutti, giovedì 17 giugno. Quiz e domande a risposte multiple in italiano e matematica, da risolvere in due ore, e che, da quest'anno, faranno media, esattamente come i voti d'ammissione, delle tre prove scritte e del colloquio multidisciplinare.

Lo scorso anno la mini-maturità Invalsi, il cui esito della prova concorreva alla votazione finale solo se previsto dai docenti, propose, tra l'altro, l'analisi di un testo di Dino Buzzati, «Il conte Attilio Fossadoro», affiancata da una serie di test sugli argomenti dell'ultimo anno, riguardanti la geometria e le funzioni. Ma quello che più balzò agli occhi furono gli esiti delle prove, con gli alunni del Nord che fecero registrare in italiano un punteggio medio di 27,9, contro il 25,1 degli studenti del Sud e il 26,8 di quelli del Centro. Anche in matematica emersero distanze significative tra studenti, con risultati da Roma in su pari, sempre in media, a 18,5, contro i 15,5 dei ragazzi meridionali.

Le difficoltà di questa edizione degli esami di terza media usciranno fuori poi anche dalle nuove regole sul punteggio finale da assegnare ai candidati, che deriverà dalla media aritmetica dei punteggi fatti a seguito del voto di ammissione (almeno la sufficienza in tutte le materie, condotta inclusa), delle prove scritte di italiano, matematica, lingua straniera (due nel caso si sia optato per il bilinguismo), del colloquio multidisciplinare e della prova Invalsi. La media che dovrebbe premiare i più bravi può, in realtà, nascondere delle insidie. Basta, infatti, un solo inciampo per dimenticarsi il 10 e lode. Ovviamente, consigli di classe permettendo, che avranno, comunque, spazio e modi, in sede collegiale, per riparare a un'eventuale defaillance dello studente in sede d'esame.

Ma la testimonianza, forse più attendibile, che gli esami di terza media non sono più considerato una semplice "passeggiata", arriva proprio dai ragazzi. Soprattuto, da chi li deve ancora sostenere. Secondo un'indagine di Studenti.it il 73% degli esaminandi intervistati li considera il «primo grande scoglio da superare». Soltanto il 13% li ha definiti una semplice formalità, mentre il restante 13% non si è pronunciato.