Tremonti apre alla scuola
Dai tagli aumenti ai docenti

Dino Pesole Il Sole 24 Ore, 25.6.2010

ROMA
Il blocco degli stipendi resta, ma il 30% dei risparmi già realizzati nella scuola potrà essere utilizzato per gli scatti di anzianità dei docenti. L'apertura è del ministro dell'Economia, Giulio Tremonti che ne ha illustrato il dettaglio in un incontro con i sindacati della scuola. Il blocco previsto nella manovra correttiva all'esame del Senato per quel che riguarda i dipendenti pubblici «vale per gli stipendi ma non per la quota di risparmi che è stata acquisita per legge, ed è diretta al miglioramento della scuola e del personale».

Apertura accolta con favore dai sindacati: «La disponibilità del ministro sul problema degli scatti di anzianità del personale della scuola è la prova che il dialogo paga e non lo sciopero», osserva la segreteria Cisl. La novità sarà introdotta con un emendamento al decreto in discussione al Senato, e si sta immaginando un analogo meccanismo per i magistrati. «Le cose che dobbiamo fare non sono scelte politiche ma sono per il vincolo del bene comune, il vincolo della spesa pubblica», ha ribadito Tremonti. «C'è chi propone di ridurre le tasse, ma farlo mantenendo inalterata la spesa pubblica sarebbe impossibile. Abbiamo visto cosa è successo in Grecia, vorremmo evitare che accada anche in Italia». L'assestamento di bilancio approvato ieri dal consiglio dei ministri evidenzia in proposito un buon andamento del saldo netto da finanziare, l'indicatore che fotografa le operazioni finali (rappresentate da tutte le entrate e le spese, escluse le operazioni di accensione e rimborso di prestiti): il miglioramento è di 7,1 miliardi, mentre restano «sostanzialmente neutrali» gli effetti sul fabbisogno del settore statale e sull'indebitamento netto. Le variazioni del provvedimento - fa sapere l'Economia - «sono già state scontate nei tendenziali».

La situazione economica in Italia «è migliore rispetto ad altri paesi europei» - osserva il presidente della Camera Gianfranco Fini - ma la manovra è «necessaria perché c'è un rallentamento della produzione, della ricchezza e un aumento della disoccupazione».

Anche ieri giornata di votazioni in Senato. L'esame in commissione si protrarrà per tutta la prossima settimana. Subito dopo il testo, comprensivo del maxiemendamento nel quale il relatore condenserà le proposte che avranno ottenuto il via libera dal governo, approderà in aula. Dei tagli alla sicurezza hanno discusso animatamente Tremonti e il titolare dell'Interno, Roberto Maroni in un faccia a faccia al ministero dell'Economia. «Sto andando a litigare con Tremonti», ha annunciato Maroni al termine di una cerimonia interforze, salvo precisare più tardi che il clima del confronto-scontro è «stato ottimo e di reciproca collaborazione». Molti accantonamenti e poche novità dal voto. Tra queste, il via libera alla soppressione dell'Enam, l'ente nazionale di assistenza magistrale, le cui funzioni vengono attribuite all'Inpdap, mentre l'Insean (istituto nazionale di architettura navale), verrà trasferito al Cnr e non al ministero delle Infrastrutture. Sì anche al differimento al 31 dicembre del termine di decorrenza degli obblighi sulla valutazione dei rischi relativi allo stress da lavoro-correlato. L'emendamento prevede l'estensione al privato della proroga già fissata per le Pa. Possibili novità anche per l'Isae: alcuni emendamenti sia della maggioranza (in particolare i finiani Baldassarri e Saia) che dell'opposizione (Morando per il Pd) prevedono di trasferire il personale alla costituenda autorità di controllo sui conti pubblici, sotto la vigilanza del Parlamento.