Scuola, stop del Tar Lazio alla Gelmini Il ministro: solo richiesta informazioni

Sospesi fino al 19 luglio gli interventi sugli organici

 Il Messaggero, 26.6.2010

ROMA (24 giugno) - Appena un giorno per ripassare e poi venerdì l'ultima prova scritta dell'esame di maturità: il temuto quizzone. I circa 500 mila candidati si dovranno cimentare sui test che, a differenza delle due precedenti prove di martedì e mercoledì sono predisposti non dal ministero ma dalle stesse commissioni esaminatrici. Una consuetudine che sta tuttavia per cambiare: il ministro Gelmini ha ribadito anche ieri che intende affidare all'Invalsi (l'Istituto per la valutazione del sistema d'istruzione) la messa a punto di un test per l'esame di stato che chiuderebbe il ciclo delle superiori nello stesso modo per tutti gli studenti, analogamente a quello già introdotto per la prova nazionale degli esami di terza media. Per quest'anno, comunque, si procederà come di consueto.

I test che domani impegneranno i maturandi riguarderanno non più di cinque discipline e saranno analoghi alle simulazioni e alle esercitazioni svolte dai ragazzi durante l'anno scolastico. Si tratterà di un elaborato sintetico oppure di veri e propri quesiti a risposta singola (da 10 a 15) o multipla (da 30 a 40); di problemi scientifici a soluzione rapida (non più di 2); di casi pratici e professionali (anche questi non più di 2); oppure, sulla base degli indirizzi di studio, la realizzazione di un progetto. Al bando anche domani telefonini, palmari, pc tascabili e qualsiasi dispositivo che possa creare un collegamento con l'esterno o con internet. Terminata la correzione dei tre elaborati scritti si passerà ai colloqui orali, ultimo ostacolo prima del diploma.

Il sondaggio. Il 35% dei maturandi non teme la terza e ultima prova scritta, il cosiddetto quizzone, in calendario per domani. È quanto emerge da un sondaggio condotto da Studenti.it in collaborazione con Swg. Secondo il portale studentesco, buona parte dei maturandi è piuttosto tranquillo anche per merito dei professori che durante l'anno si sono dati da fare con diverse simulazioni del "quizzone". Al sondaggio hanno partecipato in 1207 e la terza prova per ben il 35% dei ragazzi è un po' più semplice delle altre perché‚ ci si è esercitati durante tutto l'arco dell'anno. Per il 26% è più difficile delle altre, per il 20 % difficile come le altre mentre per il 17% è più semplice perché‚ i professori hanno già comunicato quali argomenti e quali materie saranno proposte.