Le aumentate bocciature sono forse
il ritorno di un salutare rigore nella scuola?

Nuccio Palumbo AetnaNet 16.6.2010

Adempiute nelle scuole le operazioni dello scrutinio finale, gli addetti ai lavori hanno già disegnato il grafico dei primi dati statistici: tanti i promossi, i bocciati, i sospesi in attesa di giudizio, e tanti gli ammessi e i non ammessi agli esami di Stato.

Primo consuntivo: aumentano le bocciature e la serie dei non ammessi agli esami! Che sia il trionfo d’un salutare rigore? Il ritorno ad una scuola più seria e più selettiva dopo la cura Gelmini ? Per alcuni analisti, pare proprio di sì! In realtà -a mio modesto avviso – non mi pare che la scuola comunitaria interattiva con le esigenze della società e meno condizionata dalle logiche centralistiche ereditate dal passato, sia diventata più seria!!

Questi trionfi di serietà e di rigore camuffano un fallimento organizzativo-didattico su cui la scuola dell’autonomia - che è nata per essere scuola di qualità - insieme con i suoi presidi- manager e i suoi docenti, dovrebbe riflettere e interrogarsi - questa volta sì- più seriamente! A nessun manager serio, né ai suoi collaboratori, fa piacere vedere impiegata la propria forza-lavoro senza trarre, alla fine, il massimo profitto e senza vedere promossa la qualità del proprio prodotto! Come mai,allora, questo aumento-sia pur minimo, ma lento e progressivo negli anni - di insuccessi? La lettura pedagogica di questi risultati negativi mal si concilia con gli sforzi che la scuola –ormai da un decennio- fa per migliorare il piano dell’offerta formativa (POF). Cosa non ha funzionato? Corsi di recupero, sportelli didattici, cineforum, conferenze, incontri con esperti, e quant’altro, non sono serviti a nulla? Non sono serviti i PON, promossi e incentivati grazie al contributo sostanzioso dei finanziamenti europei, e messi in cantiere dalla solerzia di certi docenti, sotto la sapiente guida dei dirigenti scolastici, allo scopo di promuovere le eccellenze? Dai risultati finali rilevati, pare di no! Perché?

C’è stata quest’anno più serietà nella scuola, o, invece, c’è, a tutt’oggi, un’autonomia organizzativa, finanziaria, didattica , di ricerca e di sviluppo, inefficiente? Ai lettori l’ardua sentenza!