Maturità, iniziata la prova orale:
sale la tensione e s'affaccia la voglia di sballo

 Il Gazzettino, 28.6.2010

ROMA (28 giugno) – Maturità, primo giorno di orali. Dopo una settimana di studio intenso gli studenti di tutta Italia che hanno affrontato l'ultimo ostacolo iniziano a programmare il proprio futuro, più a breve che a lungo termine: «Come dice Schopenhauer, nessuno può essere felice nel presente, a meno che non sia ubriaco. Io da oggi voglio essere felice», così Luigi, del liceo scientifico Righi di Bologna immagina di impiegare il proprio tempo libero rispondendo alla commissione che, alla fine dell'orale, gli ha chiesto cosa ne sarà del suo futuro.

La voglia di sballo è tanta negli studenti, e si può misurare nelle parole palesi di un suo compagno di classe: «A me basta un 60 a calci nel sedere. Comunque vada, da domani sarò in vacanza a bere», dice Nicolò, appena uscito dalla prova. Bevute di birra, con brindisi scaccia caldo e stress che non si sono fatte attendere, neppure davanti al Parini di Milano.

Sogni a breve. Se poi gli insegnanti, con quell'ultima domanda di rito, forse si aspettano di farsi raccontare i piani per l'università, i sogni dei ragazzi, invece, vanno poco oltre la serata. «È il giorno più bello della mia vita - dice Silvia, della V D del Righi di Roma - mi sono tolta un peso enorme. Ora dimenticherò tutto quello che so di latino, italiano e filosofia e penserò solo alle vacanze. Stasera vado a festeggiare con i miei amici a un concerto reggae». Altri invece spiegano che il loro obiettivo è: «Dormire tutto il giorno, perché questo week-end siamo stati svegli la notte per ripassare», dice un altro bolognese, prima di saltare in sella allo scooter che lo porterà lontano dai pensieri.

Vacanze. La testa degli studenti che programmano, invece è già «a Ibiza» o al tour in treno per l'Europa. «Con tappa fissa ad Amsterdam», come pregusta qualcuno tra i pochi fortunati a essersi già liberato. Chi invece trema, perché l'ultimo round lo combatterà fra qualche giorno, si dimostra già preparato, almeno in letteratura, con autoironia: «Possiamo capire sulla nostra pelle il pessimismo leopardiano», sghignazza Marco, anche lui del Righi di Bologna.

Solidarietà tra studenti. C'è anche, soprattutto tra le ragazze, chi vive l'esame con spirito da crocerossina: nove maturande del liceo bolognese Malpighi, anche se saranno interrogate tra giorni, hanno pensato di scortare un'amica «per darle sostegno». C'è chi ha preferito festeggiare con brioche e cappuccino, una semplice «prima colazione da ex liceale», come Giulia e Ludovica del classico Minghetti, sempre a Bologna, che alle 10 erano già fuori. La prima va controcorrente e promette, che, almeno per oggi, penserà «Ad aiutare i miei compagni. Correggerò tesine e li ascolterò ripetere, come loro hanno fatto con me. Già domani, però mi stenderò in spiaggia». E, sempre dalle studentesse, spazio alla riflessione, con un pizzico di nostalgia. Come dimostra Irene, del liceo milanese: «in generale resto soddisfatta dell'esperienza che ho vissuto e, anche se oggi è stata una liberazione, penso che mi mancherà».