Maturità, non ammessi in aumento: +0,6%.
Sale anche il numero dei bocciati: +1,4%
I non ammessi potrebbero essere 28mila. Negli
istituti tecnici promozioni in crescita. Cobas proseguono sciopero
scrutini
Il Messaggero,
12.6.2010
ROMA (12 giugno) - Aumenta, anche se di poco, il numero dei non
ammessi alla maturità: sono il 6,1% degli iscritti all'ultimo anno
delle scuole superiori. Nel 2009 erano il 5,5%. In totale il numero
dei non ammessi alla maturità potrebbe aggirarsi intorno ai 28.500
studenti. In leggera risalita anche il numero dei bocciati nelle
altre classi: +1,4%. Un risultato che si rileva soprattutto in
istituti professionali e licei, mentre negli istituti tecnici sono i
promossi ad essere in aumento.
Il campione. Per il ministero
dell'Istruzione, che ha curato lo studio sugli scrutini di fine anno
di un campione di istituti superiori di Emilia Romagna, Marche,
Veneto, Puglia, Lombardia e Campania, tra cui licei, tecnici,
professionali e artistici, questi dati «confermano l'andamento di
una progressiva maggiore severità delle scuole già registrata l'anno
precedente». I dati si riferiscono ai primi 200 istituti delle sei
regioni dove sono già stati scrutinati 11.779 allievi.
Maturità. In queste scuole, gli
studenti non ammessi all'esame finale sono il 6,1% del totale degli
iscritti all'ultimo anno, con un aumento dello 0,6% rispetto a
dodici mesi fa (l'anno precedente 5,5%). Sono due anni che questa
percentuale è in crescita. Le statistiche complete saranno
disponibili nei prossimi giorni. Se le prime proiezioni saranno
confermate, gli studenti non ammessi all'esame finale saranno 28.500
in tutta Italia.
Ammissione all'anno successivo.
Per quanto riguarda gli scrutini degli altri anni, i bocciati sono
in aumento dell'1,4%. Su 100 studenti che hanno finito le lezioni a
giugno, il 13,1% dovrà ripetere l'anno. L'anno scorso la percentuale
era dell'11,7%. Gli allievi promossi risultano quindi il 62,9% del
totale, mentre per più del 24% il giudizio è sospeso.
Non ammessi con un 5 in pagella?
L'insufficienza diventa un 6. Succede in Alto Adige, dove
la temuta regola introdotta dal ministro Mariastella Gelmini per
bloccare l'accesso all'esame agli alunni con un cinque in pagella
non sembra aver creato grossi scossoni. Secondo l'inchiesta di un
quotidiano regionale, nei consigli di classe di alcune scuole il 5 è
semplicemente diventato un 6, permettendo così all'alunno l'accesso
all'esame. «Diciamo che in sede di scrutinio i docenti riuniti nel
consiglio di classe hanno soppesato bene le cose», ha spiegato il
dirigente di una scuola media di Bolzano. I ragazzi “miracolati”
«sono stati ammessi all'esame che adesso però si dovranno
guadagnare».
Un ispettore scolastico ha confermato che
«il consiglio può decidere di elevare alla sufficienza
anche chi durante l'anno non ha raggiunto il 6 in una materia.
Questo anche per evitare che possa essere un solo docente a decidere
sul futuro di un alunno».
Cobas: sciopero degli scrutini il 14 e 15
giugno. Dopo il blocco degli scrutini in sette regioni, i
Cobas hanno annunciato il «secondo tempo della lotta in difesa della
scuola pubblica». Il 14 e 15 giugno sarà sciopero in Piemonte,
Lombardia, Toscana, Lazio, Campania, Sicilia, oltre a Liguria, Valle
d'Aosta, Friuli Venezia-Giulia, Abruzzo, Molise, Basilicata e
provincia di Bolzano. Lunedì 14 alle 10 i Cobas sfileranno a Roma
davanti al ministero dell'Istruzione per chiedere «che si cancellino
i 41 mila tagli e la Finanziaria-massacro, il blocco degli scatti di
anzianità e dei contratti, il furto delle liquidazioni e
l'allungamento dell'età pensionabile».
I Cobas hanno fatto sapere di avere
bloccato finora almeno 4mila scrutini, in gran parte alle
superiori, con mille blocchi per ogni regione tra Emilia-Romagna
(soprattutto Bologna e Modena), Veneto e Sardegna (500 a Cagliari),
e altri mille ripartiti nelle scuole di Umbria, Marche e Puglia.