Il PD chiede la cancellazione del maestro unico da Tuttoscuola, 27.6.2010 Al Senato diversi parlamentari del Pd, con la presentazione dell'emendamento n. 9.222 (prima firmataria l'ex-viceministro all'istruzione, Mariangela Bastico), hanno chiesto la cancellazione del maestro unico, introdotto circa due anni fa con la legge 169/2008. Oltre all'abrogazione dell'articolo 4 della legge istitutiva, i senatori hanno chiesto anche l'abrogazione di alcune disposizioni di attuazione della norma del maestro unico, contenute nel regolamento di cui al DPR 89/2009. In particolare, di quel regolamento, all'articolo 4, hanno chiesto la soppressione dei commi 4, 5 e 6 che hanno ridotto o cancellato del tutto le compresenze, a partire dal 2009-10 sia nelle classi funzionanti a tempo normale che in quella a tempo pieno. L'emendamento, se accolto (eventualità del tutto improbabile), avrebbe effetto già dal prossimo anno scolastico, tanto che, tenendo conto di questa previsione, nel testo si dispone anche che "Il decreto interministeriale per gli organici in corso di registrazione è adeguato alle disposizioni di cui al presente articolo". A proposito di compresenze, sembra esserci una limitazione di intervento, disponendo che il loro ripristino valga soltanto per le classi a tempo pieno. "La rideterminazione dell'organico di diritto determina il ripristino delle ore di compresenza in tutte le classi a tempo pieno e il ripristino del modello didattico del gruppo insegnanti in tutte le classi successive alle prime". Per rendere accoglibile l'emendamento, vengono previsti dettagliati interventi compensativi su altri capitoli di spesa vigenti. Ma l'emendamento del PD sembra avere più che altro valore simbolico. |