L'Ufficio Scolastico Regionale: «Le 40 ore saranno assicurate al 90,9%» Scuola, la protesta non va in vacanza
Classi a tempo pieno: crescono in Lombardia, ma
calano a Milano. di E. Montanari e F. Del Rosso Il Corriere della Sera di Milano, 11.6.2010 L'anno scolastico si chiude accompagnato dalle proteste e da mille incertezze di insegnanti e genitori che oltre ai tagli della riforma Gelmini devono fare i conti con la nuova manovra finanziaria. La scure dei tagli colpisce il personale docente (25.600 posti a livello nazionale) ma soprattutto lascia tanti punti interrogativi sulla prossima stagione. Vittima eccellente il tempo pieno nelle primarie: solo in Lombardia salta la cattedra a 814 insegnanti secondo i dati raccolti da Retescuole. L'Ufficio Scolastico Regionale ribatte come le classi a tempo pieno, al contrario, siano destinate ad aumentare: «Verrà garantito al 90,9% delle classi il tempo-scuola di 40 ore» assicura il direttore dell'Ufficio scolastico regionale Giuseppe Colosio che poi sottolinea: «Nel prossimo anno saranno attivate in Lombardia 9.768 classi a tempo pieno, 162 in più rispetto all'anno scolastico in corso». Ai dati snocciolati rispondono maestre e genitori: «A noi interessa la qualità, garantita dal modulo-tempo pieno che prevede la presenza di due insegnanti insieme per un minimo di 4 ore a settimana». Le insegnanti della scuole primarie di Milano sono perplesse: «Ancora non capiamo come il ministro, che è giovane e con un alto livello di istruzione, possa pensare che tornare al passato e al maestro unico sia un passo in avanti» e lanciano l'allarme: «Senza la compresenza delle maestre sono a rischio i laboratori di informatica e inglese, ma anche la spiegazione in più ai bambini rimasti indietro». E se in Lombardia si registra un aumento del tempo pieno (+162 classi rispetto all'anno scorso) a Milano, dove questo servizio è nato trent'anni fa e dove c'è il record delle richieste, si registra un calo. Nel capoluogo sono state richieste 7.206 classi a 40 ore e ne sono state autorizzate 7.059. Rispetto all'anno scorso ci saranno 28 classi in meno. E con l'ultimo campanello insegnanti e genitori promettono: la scuola chiude ma le proteste non andranno in vacanza. |