Scuola a ottobre. La Gelmini non boccia l'idea
Nell'intervista al TG 1 il ministro rilancia.
"Solo per certe regioni con esigenze particolari"
da
Libero-news.it,
24.6.2010
Si era smesso di parlarne quando si è assistito a una levata di scudi
contrari alla proposta.
Tuttavia il Ministro dell’Istruzione Maria Stella Gelmini
non ha affatto accantonato l’idea di far
iniziare la scuola a ottobre, anche se solo per “certe regioni
con determinate esigenze”.
Tiro corretto – Durante un’intervista al sito del
Tg1, la Gelmini blocca sul nascere le polemiche sorte dopo la sua
proposta.
“L’avvio generalizzato dell’anno scolastico ad ottobre non è stato
mai preso in considerazione”, spiega il ministro.
“Si tratta invece di intercettare le esigenze di alcune regioni e al
limite andare incontro a questi bisogni. In tal senso, si possono
trovare delle soluzioni che prevedano il posticipo delle lezioni
solo a livello locale”.
La proposta – La querelle sull’inizio della scuola
era iniziata a fine maggio, quando il senatore del Pdl
Giorgio Rosario Costa aveva presentato un ddl composto da
un solo articolo: posticipare l’inizio delle lezioni al 30
settembre, così come avveniva, tra l’altro, negli anni ’60.
Basta segnalare che il senatore Costa proviene dalla regione Puglia
per capire il senso della sua proposta: posticipare il più
possibile la fine della stagione balneare, attraendo così
più turisti.
Ed è questo il distinguo su cui Maria Stella Gelmini rifletterà nei
prossimi mesi. Una riapertura posticipata delle scuole per le
regioni con maggiore impatto turistico, infatti, sembra
essere una strada percorribile.
Problemi – Innanzitutto contro il ddl di
Costa si è schierata compatta la Lega che, oltre a ritenere
sconveniente la proposta, difende la competenza regionale a fissare
il calendario scolastico. Inoltre c’è da tenere in considerazione le
normative europee, le quali prevedono un minimo di
200 giorni di scuola all’anno: tra vacanze, ponti, festività e
possibili rinvii nell’apertura, il limite minimo non è poi così
lontano.