APPELLO
Magni (Clds): cara Gelmini, il Sussidiario, 28.6.2010
Il 12 e 13 maggio
scorso è stato rinnovato il CNSU (Consiglio Nazionale degli Studenti
Universitari), organo consultivo presso il ministero
dell’Università: decine di migliaia di studenti hanno partecipato al
voto eleggendo i loro 30 rappresentanti nazionali. Ad oltre un mese
di distanza dalle elezioni, però, l’organo non si è ancora
insediato. Per capire meglio il perché di questo stallo ne abbiamo
discusso con Francesco Magni, presidente nazionale del CLDS
(Coordinamento Liste per il Diritto allo Studio), lista apartitica
presente in tutte le università italiane che all’ultima tornata ha
eletto 8 studenti in senso al CNSU.
Il CNSU è un organo
consultivo istituito nel 1997 e composto da 28 studenti
universitari, un rappresentante dei dottorandi di ricerca e uno
degli studenti delle scuole di specializzazione. Quest’organo ha il
compito di formulare pareri su alcune tematiche che interessano
direttamente gli studenti universitari (dalla didattica al diritto
allo studio) e di formulare proposte da sottoporre all’attenzione
del ministro. Si tratta dunque di un importante organo di
rappresentanza studentesca a livello nazionale.
La percentuale degli
studenti votanti alle elezioni dei rappresentanti degli organi
accademici è proporzionale al numero degli studenti che frequentano
e questo non sminuisce il valore e l’utilità di un luogo come il
CNSU, soprattutto in un momento come questo…
Esattamente, ci
troviamo in un momento decisivo per la vita delle nostre università:
il progetto di legge di riforma dell’università in discussione in
Parlamento è molto ambizioso e tocca aspetti fondamentali della vita
universitaria: dall’autonomia alla governance al diritto allo
studio, ecc. Come studenti vogliamo poter dare, anche attraverso il
nostro organo di rappresentanza istituzionale, un contributo critico
e costruttivo ai temi che interessano la vita di tutti gli studenti.
Negli ultimi tre anni questo lavoro è stato possibile anche grazie
all’azione di un presiedente (del CNSU, ndr) espressione di una
realtà come la nostra, libera e non condizionata da appartenenze di
partito. Ora però siamo preoccupati…
Ad oltre un mese dalle
elezioni il ministro Gelmini non ha ancora convocato i neo-eletti
per l’insediamento e l’elezione del presidente del CNSU, primo atto
formale dell’organo rinnovato. Ma se si aspetta ancora si rischia di
non poter dare alcun contributo valido alla discussione sulla
riforma e così di togliere la parola agli studenti che
dell’università sono i primi protagonisti.
Diciamo che può
succedere di tutto. Io credo che il ministro difenderà certamente il
valore istituzionale del CNSU ed avrà interesse a ricevere il
contributo critico degli studenti, senza interferire in alcun modo
nell’elezione del presidente. Mi auguro solo che il ritardo della
convocazione dei neo eletti non dipenda dal tentativo di qualche
esponente di partito di condizionare con intromissioni e sotterfugi
l’elezione del presidente, magari assegnandolo alla stessa
maggioranza politica del governo.
Innanzitutto deve
trattarsi realmente di uno studente - possibilmente in corso - e non
di un avventuriero della politica che considera questo come il
trampolino di lancio per una carriera politica, magari da
parlamentare. Proprio in ragione del suo essere innanzitutto uno
studente, il presidente del CNSU dovrà, secondariamente, essere
capace di farsi carico dei problemi di tutti gli studenti e dunque
dovrà rappresentare tutte le componenti presenti in consiglio.
Infine, me lo lasci dire, almeno la rappresentanza studentesca
attraverso il CNSU e il suo Presidente dovrebbe poter essere libera
di intervenire nel dibattito senza i condizionamenti e i veti
(neanche troppo trasversali) derivanti dalle appartenenze di
partito. In questo senso credo che sia nell’interesse del ministro
stesso avere una rappresentanza degli studenti che faccia il suo
mestiere fino in fondo, senza sconti e senza strumentalizzazioni per
finalità che poco o nulla hanno a che vedere con l’università e il
bene degli studenti. La nostra candidatura è già stata presentata in via informale agli esponenti dei vari gruppi presenti in consiglio e abbiamo già ricevuto attestati di stima e apprezzamento da molti. D’altra parte, tutti sanno benissimo che il nostro è un gruppo consiliare veramente unito, che fa riferimento ad un coordinamento associativo realmente presente nelle nostre università. In questo senso un presidente eletto tra le fila dei componenti del CDLS sarebbe certamente in grado di rappresentare al meglio le istanze di tutti. |