Gelmini a Radio anch'io.
Università, manovra, tempo pieno, sostegno

Sui tagli di organico: la scuola non è un ammortizzatore sociale  

da Tuttoscuola, 30.6.2010

La trasmissione Rai di "Radio anch'io", questa mattina in diretta alle ore 9, aveva come ospite il ministro Gelmini. Interlocutori del ministro due giornalisti di Panorama e del Corriere della sera, oltre a numerosi radioascoltatori che, come capita in questi casi, sono rimasti, per la maggior parte, non ascoltati per eccesso di domande in attesa.

La maggior parte della trasmissione è stata riservata i temi dell'università.

Per la scuola, oltre ad alcune domande sui programmi della secondaria superiore e sui livelli di preparazione dei ragazzi che escono dalla scuola media, vi sono stati alcuni temi che hanno riguardato il tempo pieno e i docenti di sostegno per alunni disabili.

Alla domanda di un ascoltatore romano, che lamentava la riduzione delle classi a tempo pieno a causa della mancata conferma sulle nuove prime classi dei posti di docente in uscita dalle classi quinte, il ministro ha risposto affermando che, sulla base dei dati pervenuti dagli uffici scolastici regionali e dall'ufficio statistica del Miur, vi è stato per il prossimo anno un aumento complessivo, a livello nazionale, di 50 mila alunni nella classi a tempo pieno.

Per i posti di sostegno ha negato, ancora una volta, che vi sia stata riduzione di organico, e ha precisato che le verifiche previste dalla manovra finanziaria in corso di conversione in legge in Parlamento servono ad accertare le effettive condizioni di disabilità per assicurare il diritto degli alunni disabili.

Il tema del rapporto, in aumento, del numero di alunni per docente, è stata l'occasione per il ministro per svolgere una comparazione con le situazioni degli altri Paesi dell'Unione dove la percentuale di docenti è inferiore a quella italiana. La Gelmini, in proposito, ha criticato le politiche per l'istruzione dei decenni scorsi che, misconoscendo il primario diritto di studenti e famiglie, hanno trasformato la scuola in una specie di ammortizzatore sociale per aumentare l'occupazione.