L'ESAME

Test ai maturandi, lezioni in inglese
così cambiano le scuole superiori

La Gelmini ai presidi campani: poca severità nelle prove Invalsi delle medie

l.m. e b.d.f. la Repubblica 19.6.2010

Arriva anche il test per i maturandi. Dal 2012, domande a risposta multipla all'esame di Stato e, dal prossimo anno, via libera a una materia insegnata, al quinto anno delle superiori, in una lingua straniera. Lo annuncia il ministro dell'istruzione Mariastella Gelmini, a margine del convegno della fondazione Liberamente. Ma se la disciplina insegnata in inglese, o in altre lingue, è parte della riforma già approvata e il ministro sottolinea «è un segnale importante per la scuola che diventa internazionale», il test di valutazione è invece una novità assoluta, nemmeno regolata ancora da una normativa. Toccherà all'Invalsi, l'istituto nazionale di valutazione che già scrive i test per le scuole elementari (in terza e in quinta) e per le medie (in prima e in terza), occuparsi dell'architettura di questa prova che dovrà testare le competenze acquisite dagli studenti alle prese con la maturità. L'Invalsi progetterà anche un test intermedio, al secondo anno delle superiori, il cui debutto è previsto già a partire dal prossimo anno. «Non ci possiamo rassegnare a vedere la scuola italiana scendere nella classifica dell'Ocse a livelli sempre più bassi - dice Mariastella Gelmini - non possiamo permetterci la staticità, bisogna intraprendere strade nuove, anche se si dovessero rivelare sbagliate». Non si sono fatte attendere le reazioni. Manuela Ghizzoni, capogruppo del Pd nella commissione Cultura della Camera, spiega: «Speriamo che i test non si risolvano in quella strana mattanza prodotta dai quiz d'ingresso alle lauree a numero chiuso». I nuovi test per i maturandi del 2012 saranno inseriti all'interno della terza prova scritta. Nessuna novità invece per l'esame di Stato che inizia martedì con la prova di italiano. Quanto alle proteste per i tagli, alle polemiche sugli organici e sul tempo pieno Gelmini aggiunge: «Le proteste non fanno più notizia, ormai durano da troppo tempo. Non ci si può rassegnare agli effetti della crisi, occorre ripensare all'impiego delle risorse ed evitare tanti sprechi e situazioni che non hanno più senso».

Per la Gelmini, poi, la riforma dell'università potrà essere approvata entro l'estate. «Mi auguro - dice - che il parlamento la migliori senza annacquarla». «Quello che il governo sta facendo - aggiunge - non sono i tagli, ma è un progetto di qualità per avere una buona scuola e un'eccellente università». Eppure dentro le accademie sta crescendo proprio nei confronti di quella riforma un fronte di protesta. «Se vogliamo, come Paese, rispondere alla crisi - conclude - non dobbiamo solo ridurre i problemi che abbiamo a una questione di quantità di denaro».

Intanto, sta suscitando polemiche la circolare riservata che il ministro ha inviato nei giorni scorsi a centinaia di presidi della Campania. Una lettera che li accusa di non aver fatto tutto il possibile perché l'anno scorso il test Invalsi delle scuole medie si svolgesse seriamente. «Caro dirigente - è scritto - da una serie di controlli nella sua scuola sono emersi comportamenti non corretti, tali da alterare il risultato delle prove». Dura la replica dei presidi: « A Roma danno per scontato che i ragazzi meridionali siano dei somari».