Roma:
alunni cantano Bella Ciao, rimproveri dal preside. Interrogazione
del Pd alla Gelmini
da
blitz, 1.6.2010
Alunni rimproverati perché hanno cantato ‘Bella Ciao’ durante
un’iniziativa musicale al Ministero dell’Istruzione, pur non essendo
autorizzati. E’ successo ai ragazzi della scuola media romana
Gioacchino Belli, le cui famiglie hanno ricevuto una lettera di
protesta da parte della preside del’istituto, indignata “per un atto
deplorevole”.
L’episodio risale al 27 maggio, quando durante un concerto che si è
svolto in occasione della Settimana della musica nel cortile del
ministero dell’Istruzione a Roma, un gruppo di alunni del coro della
scuola ha cominciato a cantare ‘Bella Ciao’, spontaneamente e senza
preavviso. Un fuori programma che per qualche secondo ha colto di
sorpresa il pubblico, formato da genitori, docenti e funzionari
ministeriali.
“I ragazzi sono stati subito fermati, gli ho chiesto di smettere e
mi sono scusata con i docenti perché non era previsto – ha spiegato
la preside della scuola Carla Costetti – Il giorno dopo ho mandato
una lettera ai genitori dei ragazzi, consegnata agli alunni, e ai
docenti perché non è possibile che prendano delle decisioni come
schegge impazzite in cui ognuno decide di fare quello che vuole”. “I
ragazzi sentono una serie di cose in giro e per questo hanno pensato
di fare una bravata”, ha commentato la preside.
Nella lettera si sostiene che “esistono luoghi e tempi opportuni nei
quali sostenere con la serietà del proprio lavoro, idee e
convincimenti che, pur nella libertà di pensiero, non devono mai
diventare mancanza di rispetto o offesa verso istituzioni o
persone”. E ancora: “Gli esempi devono provenire dagli adulti, ancor
più se educatori come i docenti, cui compete arginare, eventualmente
gestire, se possibile prevenire azioni poco o mal ponderate che non
fanno onore a nessuno e che, anzi, gettano un’ombra di discredito
difficile da dissipare”.
“Quanto accaduto deve far indignare – si legge ancora nella lettera
– Sollecito gli adulti a scusarsi nei modi ritenuti più idonei per
quanto accaduto, a riflettere con le classi in modo da far capire
agli studenti che se è giusto e importante esprimere le proprie
convinzioni anche se divergenti è altrettanto giusto e importante
non assumere iniziative che travalicano i limiti dell’opportunità,
del rispetto delle persone, della correttezza,del buon gusto”.
Sull’episodio il Pd ha presentato una interrogazione al ministro
dell’Istruzione Mariastella Gelmini per protestare contro
l’iniziativa del preside della scuola Gioacchino Belli. I deputati
Walter Verini e Maria Coscia chiedono al ministro che iniziative
intenda prendere “per giudizi così offensivi verso gli alunni e nei
confronti dei valori che stanno alla base della nostra convivenza
civile e della nostra Repubblica nata dalla resistenza, di cui
‘Bella Ciao’ rappresenta un simbolo”.