Polemiche per la prima volta di A.G. La Tecnica della Scuola, 23.6.2010 Il suo accostamento a Togliatti, Moro e Giovanni Paolo II, viene considerato dalla Federazione degli Studenti inaccettabile: “i leader nascono perché scelti in un contesto di libertà, non all'interno di una dittatura”. Critiche anche da Francesca Puglisi, responsabile Scuola Pd: mancano figure femminili e c'è qualche retro pensiero di troppo. Primo Levi, le foibe, il ruolo dei giovani nella storia e nella politica, 'piacere e piaceri', gli Ufo, il ruolo della musica e la ricerca della felicità. Sono le inattese prove cui il 22 giugno i circa 500.000 candidati alla maturità sono stati messi di fronte per lo svolgimento di un tema di italiano che alla vigilia avevano probabilmente pensato meno ostico: così, quasi il 37% si sono avventurati nella ricerca della 'felicità', la traccia probabilmente meno complessa, prendendo spunto da testi tratti dall’articolo 3 della Costituzione italiana, dalla dichiarazione d'indipendenza degli Stati Uniti e da scritti di Bauman, Maggioni-Pellizzari e Zamagni. Molto ha fatto parlare la prima volta delle foibe (scelte da appena lo 0,6% dei candidati) ad un esame di Stato, con la destra orgogliosa di una scelta che, a detta del ministro della Difesa, Ignazio La Russa, da "60 anni aspettavano milioni di cittadini dalmati e istriani" e che rappresenta un chiaro "cambiamento culturale". Commenti, di vario genere, anche per la prova tecnico-scientifica (scelta dal19% dei candidati), dal titolo ‘Siamo soli?', sull'esistenza degli extraterrestri con elaborati di Dick, Battaglia, Kant, Hawking e Davies. Discreto successo ha avuto anche il tema generale sulla funzione, sugli scopi e sugli usi della musica nella società contemporanea, anche con "riferimento a personali esperienze di pratica e/o di ascolto musicale". Il 9,2% degli studenti ha scelto il saggio breve di ambito artistico-letterario "Piacere e piaceri". L'analisi del testo della Prefazione de "La ricerca delle radici. Antologia personale" di Primo Levi è stata svolta dal 4,7%: molti i commenti, quasi tutti positivi, per uno scrittore sinora, a torto, poco considerato negli appuntamenti importanti. Pochi commenti si sono invece soffermati sulla traccia storico-politica, focalizzata su 'Il ruolo nei giovani nella storia e nella politica. Parlano i leader' con testi di Mussolini, Togliatti, Moro e Giovanni Paolo II. La presenza di un testo del capo del fascismo, ma soprattutto il suo accostamento a ruolo di leader, non è però sfuggita ad alcune associazioni. Come quella della Federazione degli Studenti, il cui portavoce nazionale, Marco Grandinetti, ha definito "inaccettabile il contenuto di una delle tracce del tema di maturità presentato agli alunni di tutta Italia. I leader –ha sottolineato - nascono perché scelti in un contesto di libertà, non all'interno di una dittatura". Secondo Grandinetti, "tralasciando la gravità nel suggerire Mussolini come un esempio di partecipazione politica, sembra assurda l'associazione con Moro,Togliatti e Giovanni Paolo II senza considerare neppure minimamente i diversi sistemi politici di riferimento in cui questi personaggi hanno vissuto". Critiche, anche se non proprio dirette a Mussolini, ma più a come è stata costruita la traccia d’esame, sono giunte anche da Francesca Puglisi, responsabile Scuola della segreteria del Pd: "se l'intento fosse stato quello di unire il Paese nella memoria delle tragedie del 900 e non di dividerlo, questi temi avrebbero dovuto invitare i ragazzi ad una riflessione su tutto il periodo storico – ha detto Puglisi -. Inoltre, accostamenti arditi di 'leader' come Mussolini, Togliatti, Moro e Giovanni Paolo II, con l'assenza di figure femminili a cui poter fare riferimento nel tema dedicato ai giovani e la politica, indicano chiaramente qualche retro pensiero di troppo in un esame di Stato". |