Istruzione, previdenza e ABC della finanza Tullio Jappelli da La Voce.info, 1.6.2010 Il confronto internazionale suggerisce che l'alfabetizzazione finanziaria di un paese dipende dall'investimento in istruzione e dalla struttura dei mercati finanziari. L'Italia si trova in fondo alla graduatoria internazionale in materia perché investe poco in istruzione, perché il sistema previdenziale pubblico è molto esteso e perché non ha approfittato delle riforme delle pensioni degli anni Novanta per ampliare le conoscenze economiche e finanziarie dei lavoratori. Tutte le indagini disponibili a livello internazionale indicano che le persone hanno una conoscenza superficiale dei titoli finanziari in cui investono; ignorano che un portafoglio diversificato è meno rischioso di un investimento in singole azioni; spesso non sanno calcolare un tasso di interesse, un tasso di inflazione o confrontare tassi di rendimento; non sanno distinguere tra diversi tipi di mutuo per l’acquisto di abitazioni; sono spesso ingannati da strumenti di debito poco trasparenti. L’Italia non fa eccezione.Elsa Fornero, Annamaria Lusardi e Chiara Monticone, documentano con apposite domande contenute nell’Indagine della Banca d’Italia sui bilanci delle famiglie che la scarsa alfabetizzazione finanziaria è ampiamente diffusa nella popolazione, e particolarmente marcata tra le donne e gli anziani. DIFFERENZE FRA PAESI
Ciò è
tanto più preoccupante in quanto l'esposizione delle famiglie ai
rischi finanziari è cresciuta in Italia e nei paesi
più industrializzati sia per effetto di politiche che hanno promosso
deliberatamente l’investimento in azioni, si pensi alle
privatizzazioni o alle riforme che incentivano la previdenza
integrativa, sia perché il collocamento di prodotti finanziari da
parte degli intermediari è avvenuto in modo più aggressivo che in
passato. La scarsa alfabetizzazione finanziaria non ha effetti
simmetrici durante le crisi, perché sono proprio le persone meno
sofisticate quelle meno capaci di proteggersi dai rischi. ISTRUZIONE E INCENTIVI ALL'INFORMAZIONE
Le competenze
finanziarie dipendono sia dalla quantità e qualità
dell’istruzione (e quindi dal livello delle conoscenze di base), sia
dall’incentivo ad acquisire informazioni finanziarie. Paesi in cui
le competenze linguistiche di base e le conoscenze di matematica e
scienze sono elevate tendono ad avere livelli più alti anche di
competenze finanziarie. Il livello di cultura finanziaria è legato
anche dall’incentivo ad acquisire informazioni. Questi incentivi
dipendono direttamente dall’ammontare di ricchezza disponibile degli
individui. (4) Le decisioni più importanti di una
persona in materia finanziaria sono quelle legate alla
pianificazione del risparmio per la vecchiaia. Una
misura della loro importanza è data dalla copertura fornita dal
sistema previdenziale pubblico: laddove è bassa, le persone hanno
maggiore incentivo ad acquisire informazioni finanziarie.
NOTE (1) Sulla scarsa alfabetizzazione finanziaria delle famiglie si veda Lusardi, Annamaria (2008), “Household saving behavior: the role of literacy, information and financial education programs”, NBER Working Paper N. 13824. (2) Il World Competitiveness Yearbook è un rapporto annuale con indicatori di efficienza del settore pubblico, efficienza delle imprese e del sistema finanziario e qualità delle infrastrutture. Il rapporto si basa su una Executive Opinion Survey con cui si chiede ogni anno a circa 4mila esperti e manager opinioni su relazioni industriali, management, corruzione, evasione fiscale, qualità della vita, eccetera. (3) Per l'analisi e i risultati del confronto internazionale si veda Jappelli, Tullio (2009), “Economic literacy: An international comparison”, CSEF Working Paper n. 238. (4) Un esempio può chiarire il punto. Le conoscenze geografiche di un adulto dipendono non solo dall’istruzione ricevuta a scuola, ma anche dai viaggi fatti in precedenza e dall’incentivo a viaggiare, e quindi dal suo reddito.
Figura 1. Alfabetizzazione finanziaria: un confronto internazionale
Figura 2. Alfabetizzazione finanziaria e competenze in matematica
Figura 3. Alfabetizzazione finanziaria e generosità del sistema previdenziale
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