La cosiddetta "stretta sulle assenze" dal Gruppo di Firenze per la scuola del merito e della responsabilità, 8.1.2010 Ieri alcuni giornali hanno ripreso una notizia già apparsa sul “Messaggero”: con la riforma delle superiori verrà estesa alle medesime una norma già vigente per le medie dal 2004 (e chissà perché non nel successivo grado di istruzione), per la quale chi si assenta per più di un quarto dell’anno scolastico non può essere ammesso a quello successivo o all’esame di maturità. La disposizione, contenuta nel regolamento sulla valutazione pubblicato lo scorso agosto sulla gazzetta ufficiale (articolo 17, comma 7), è in realtà estremamente mite, visto che un quarto dell’anno scolastico equivale a più di cinquanta giorni di assenza, e può colpire solo perché mette fine a una totale mancanza di limiti. Se ci si riflette, anzi, al di là delle intenzioni somiglia di più a una legalizzazione dell’assenteismo che non a una vera inversione di tendenza. Come se non bastasse questa larghezza di manica, “le istituzioni scolastiche possono stabilire, per casi eccezionali, analogamente a quanto previsto per il primo ciclo, motivate e straordinarie deroghe al suddetto limite”. Ebbene, sembra impossibile, ma anche su questo modesto passo avanti c’è chi ha avuto da ridire (il sindaco di Venezia Cacciari e il segretario della Cgil-scuola, Mimmo Pantaleo). |