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legale: «La protesi all'orecchio
non può essere sopportata per più di due ore»
Studentessa sordomuta bocciata al Besta,
il Tar: potrà ripetere l'esame
Il tribunale: alla ragazza non sono stati
accordati
i benefici di legge ricollegabili alla sua condizione
Il Corriere della Sera,
7.1.2010
MILANO - E' stata bocciata perché ritenuta non idonea, senza però che
le fossero accordati i benefici di legge ricollegabili alla sua
condizione di sordomuta. Ora potrà ripetere l'esame di riparazione
per l'ammissione alla quinta classe: lo ha deciso il Tar della
Lombardia, accogliendo il ricorso della ragazza presentato
dall'avvocato Filippo Facino contro il Ministero della Pubblica
istruzione e l'istituto scolastico. Il caso riguarda una ragazza
iscritta al Liceo scienze sociali «Fabio Besta» di Milano. Il
tribunale ha disposto la sospensione dell'esecuzione del
provvedimento di bocciatura.
LA LEGGE VIOLATA - I giudici
amministrativi hanno ritenuto che la studentessa non abbia sostenuto
l'esame «nel rispetto delle misure prescritte dall'art. 16 della
legge 1992 n.104 in favore degli studenti handicappati». Il
provvedimento di non ammissione, inoltre, secondo i giudici, «non
contiene alcun riferimento al piano educativo individualizzato, né
indica per quali discipline siano stati adottati particolari criteri
didattici e quali attività integrative e di sostegno siano state
svolte», come invece prevede lo stesso articolo di legge. Come
spiegato dall'avvocato Facino, ora la scuola dovrà concordare con la
studentessa una data per la ripetizione l'esame, pena un nuovo
giudizio di inottemperanza, sempre davanti al Tar.
TROPPE ORE PER LA PROTESI - La
studentessa, iscritta in quarta nell'istituto di via don Calabria
(zona Cimiano), aveva terminato lo scorso anno scolastico con 5
debiti da recuperare. In quattro materie era stata promossa, ma era
«caduta» sulla quinta, matematica, venendo così bocciata. Il legale
della giovane nel suo ricorso al Tar ha spiegato: «La protesi
all'orecchio non può essere sopportata per più di due ore - spiega
l'avvocato - come invece è accaduto durante l'esame; inoltre, la mia
assistita non è stata affidata a un piano educativo
individualizzato, né a un insegnante di sostegno, come dispone la
normativa». Il Tar ha ritenuto di accogliere le tesi dell'avvocato
e, adesso, la giovane è in attesa di conoscere la data in cui
ripeterà l'esame.