Sovraffollamento delle classi:
risposte ancora insufficienti

Sono quelle scaturite dall'incontro tra i funzionari del Ministero dell'Istruzione e la Consulta delle Associazioni di Persone con Disabilità - in particolare quelle aderenti alla FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap) e alla FAND (Federazione tra le Associazioni Nazionali dei Disabili) - anche se è emerso l'impegno di fissare prossimamente un numero massimo di alunni con disabilità presenti in una classe. In un prossimo incontro tra i medesimi interlocutori si parlerà del problema della formazione iniziale e obbligatoria in servizio di tutti i docenti, sempre rispetto all'inclusione scolastica degli alunni con disabilità

S.B. da Superando, 12 gennaio 2010

Il grave problema del sovraffollamento delle classi scolastiche - più volte denunciato dalle pagine di questo sito, dedicando anche spazio ai casi più eclatanti (se ne legga ad esempio cliccando qui) - è stato al centro dell’incontro svoltosi l’8 gennaio scorso tra i dirigenti del Ministero dell’Istruzione e i rappresentanti della Consulta delle Associazioni di Persone con Disabilità.
In particolare l’occasione è stata propizia per la presentazione dei dati relativi alle classi in cui sono presenti più di due alunni con disabilità, da parte degli esponenti ministeriali. Al tempo stesso questi ultimi si sono impegnati a fornire prossimamente anche quelli riguardanti le classi con più di venti o venticinque alunni in presenza di studenti con disabilità e in violazione del DPR 81/09, che regolamenta la formazione delle classi.

Per quanto concerne gli interventi da attuare urgentemente da parte del Ministero, è stato comunicato che sulla base del recente Decreto cosiddetto "Salvaprecari" (oltre che di alcune Convenzioni con le Regioni), sarà garantito già nelle prossime settimane un maggior numero di docenti specializzati e curricolari, in modo tale da fornire una risorsa in più agli alunni.
Niente da fare, invece - almeno per questo anno - sul problema dell’eccessivo numero di alunni rispetto ai parametri fissati dal citato DPR 81/09: i tagli previsti dalle ultime leggi di bilancio, infatti, non permettono di sdoppiare classi, specie ad anno scolastico iniziato. I funzionari ministeriali si sono impegnati, in ogni caso, a far proprie alcune richieste riguardanti la fissazione di un numero massimo di alunni con disabilità presenti in classe, oltre che sul divieto di organizzare laboratori composti da soli alunni con disabilità.
È stato sancito, infine, anche l’impegno a sottoporre alla Consulta delle Associazioni le bozze dei vari atti normativi concernenti l'inclusione scolastica.

Nel prendere atto di tali impegni, le Associazioni - e in particolare quelle aderenti alla FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) e alla FAND (Federazione tra le Associazioni Nazionali dei Disabili) - si sono dichiarate insoddisfatte delle risposte circa l'impossibilità di sdoppiamento delle classi, pensando, ad esempio, a quei casi effettivamente verificatisi di classi con trentasei alunni dei quali cinque o sei con disabilità.
In tal senso hanno anche fatto presente che molte famiglie stanno pensando di denunciare ai Vigili del Fuoco le situazioni di aule che - a causa dei problemi di sovraffollamento - possano rivelarsi non conformi alle norme sulla sicurezza oppure sono in procinto di valutare il ricorso ad iniziative di class action, per chiedere l'eliminazione dei disservizi connessi ad aule del genere.

Le decisioni da assumere verranno comunque valutate nei prossimi giorni, così come quelle sul monitoraggio riguardante l’applicazione della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, questione che verrà affrontata prossimamente dallo specifico Comitato previsto dalla Legge 18/09, tramite la quale l’Italia ha ratificato la Convenzione stessa.
Si è infine concordato un nuovo incontro con il Ministero entro la fine di gennaio, per avere un quadro più chiaro della situazione e per affrontare - presumibilmente anche in presenza delle principali forze sindacali - il problema della formazione iniziale e obbligatoria in servizio di tutti i docenti rispetto all’inclusione scolastica degli alunni con disabilità.