Riforma secondo ciclo: di R.P. La Tecnica della Scuola, 13.1.2010 Fra il 14 e il 15 gennaio il Parlamento potrebbe concludere i propri lavori. Il Consiglio di Stato ha fatto pervenire il proprio parere favorevole al Ministero che in queste ore lo sta "girando" alle Commissioni di Camera e Senato. Nella giornata del 14 gennaio si potrebbe concludere in Commissione Cultura della Camera la vicenda del parere sugli schemi di regolamento della scuola secondaria di secondo grado (licei, tecnici e professionali). Secondo una nota di agenzia diramata nella serata del 13, il Consiglio di Stato avrebbe fatto pervenire al Ministero il testo dei tre pareri. Dopo le perplessità manifestate un mese fa il Consiglio di Stato ha avuto dunque modo di ascoltare le contro-deduzioni del Ministero dell’Istruzione accogliendole in larga misura. Nella mattinata del 14 i pareri dovrebbero essere consegnati alle Commissioni parlamentari che, a questo punto, disporrebbero di ogni elemento per poter prendere la decisione conclusiva. Nella seduta del 12 gennaio la Commissione Cultura della Camera aveva concluso i propri lavori rinviando ad una ulteriore riunione la votazione finale sul parere, proprio in attesa di conoscere la posizione del Consiglio di Stato. Adesso non ci dovrebbero più essere ostacoli per il voto conclusivo che potrebbe arrivare proprio nella giornata del 14 alla Camera e in quella del 15 al Senato. Resta da capire cosa deciderà il Governo rispetto alle modalità di avvio della riforma: vinceranno i “falchi” che chiedono l’applicazione dei Regolamenti alle classi prime e seconde dal prossimo settembre o prevarranno le “colombe” che vorrebbero un avvio più graduale? Può darsi che alla fine prevalga una soluzione intermedia: avvio a partire dalle sole classi prime ma riduzione dei quadri orari estesa anche alle seconde classi e forse anche alle terze. A nulla sono dunque valse le proteste dell’ultima ora (in molte città sono stati organizzati in questi giorni presidi e manifestazioni) così come non sembrano aver avuto molto effetto neppure le “minacce” della Gilda che ha annunciato assemblee in tutte le scuole superiore per il prossimo 29 gennaio o la decisione della Flc-Cgil di proclamare lo stato di agitazione di tutto il personale della scuola. Se in settimana il Parlamento concluderà i propri lavori, durante il prossimo Consiglio dei Ministri il Governo potrà approvare il provvedimento in via definitiva. A quel punto mancheranno solamente la firma del Presidente della Repubblica e il visto della Corte dei Conti. Per la fine di febbraio la vicenda potrebbe essere davvero conclusa definitivamente. |