Scuola, dal prossimo anno tetto del 30%
agli alunni stranieri presenti nelle classi
Il ministro Gelmini: «Modo utile per evitare classi
ghetto»
Previsto potenziamento insegnamento della lingua italiana
Il Gazzettino,
8.1.2010
ROMA (8
gennaio) - Il ministero dell'Istruzione ha inviato una nota a tutte
le scuole nella quale si comunica che dal prossimo anno scolastico
scatterà il tetto del 30% per gli alunni stranieri nelle classi. Il
limite previsto entrerà in vigore in modo graduale: verrà infatti
introdotto a partire dalle classi prime sia della scuola primaria
sia della scuola secondaria, di primo e di secondo grado. «Stabilire
un tetto - ha spiegato Mariastella Gelmini - è un modo utile per
favorire l'integrazione, perchè grazie a questo limite si evita la
formazione di classi ghetto con soli alunni stranieri».
La nota («Indicazioni
e raccomandazioni per l'integrazione di alunni con cittadinanza non
italiana») prevede che il ministero assegnerà risorse
finanziarie ad hoc alle scuole per l'inserimento di bambini
stranieri e ulteriori finanziamenti saranno previsti per le scuole
dei territori con alta presenza di cittadini stranieri. Viene
ribadito che i minori stranieri sono soggetti all'obbligo
d'istruzione e che le modalità di iscrizione sono le stesse previste
per i minori italiani.
Per evitare concentrazioni di iscrizioni di
alunni stranieri si dovranno realizzare accordi di rete
tra le scuole e gli Enti locali. Gli Uffici scolastici regionali, di
intesa con gli Enti territoriali, comunque, potranno autonomamente
definire quanti bambini stranieri per classe si potranno iscrivere
alle scuole del proprio territorio.
Il limite del 30% potrà essere innalzato a
fronte della presenza di alunni stranieri (come può
accadere nel caso di quelli nati in Italia) già in possesso delle
adeguate competenze linguistiche. E lo stesso limite potrà, invece,
essere ridotto a fronte della presenza di alunni stranieri che
dimostrino all'atto dell'iscrizione una padronanza della lingua
italiana ancora inadeguata a una compiuta partecipazione
all'attività didattica, e comunque a fronte di particolari e
documentate complessità.
Altro elemento fondamentale per
l'integrazione è il potenziamento della lingua italiana.
A questo proposito - ricorda il
ministero
dell'Istruzione - il regolamento di riordino del primo ciclo
prevede che nella scuola media una quota di ore di insegnamento
della seconda lingua comunitaria possa essere utilizzata per
potenziare l'italiano per gli alunni stranieri.
L'assegnazione degli alunni
stranieri nelle classi è autonomamente decisa dalle scuole
che dovranno, comunque, procedere a un
accertamento delle competenze e dei livelli di preparazione
dell'alunno per assegnarlo, di conseguenza, alla classe definitiva
che potrà essere anche inferiore alla classe corrispondente all' età
anagrafica. Le scuole possono pure prevedere che l'inserimento in
una classe di un alunno straniero sia preceduto o accompagnato da
una prima fase di approfondimento della conoscenza linguistica. Per
migliorare la conoscenza della lingua italiana possono essere,
inoltre, organizzati corsi di potenziamento tenuti, dove possibile,
dagli insegnanti della scuola stessa.
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