Scuola

Gelmini: tetto 30% agli stranieri
in classe, è polemica

L'opposizione e i sindacati si scatenano, contenta la Lega Nord

  ApCOM, 9.1.2010

Roma, 9 gen. (Apcom) - Una decisione "pericolosa" secondo l'Idv, "inquietante" per il Pd, mentre per la Flc-Cgil porterà "alla ghettizzazione degli stranieri".

Mentre dalla maggioranza è un coro di plausi per l'iniziativa del ministro dell'istruzione Mariastella Gelmini: mettere un tetto del 30% di alunni stranieri nelle classi. Per il ministro "è un modo utile per favorire l'integrazione", "per evitare le classi ghetto", perchè la presenza di stranieri nelle classi "non è un problema di razzismo, bensì un problema didattico". Oltre al tetto, "è fondamentale prevedere classi di inserimento di durata limitata per poter insegnare la nostra lingua a chi è appena arrivato in Italia ad un livello sufficiente per non sentirsi in difficoltà con i coetanei". E "questi momenti di inserimento" si svolgeranno - spiega il ministro - sia la mattina che il pomeriggio, mentre nella scuola media una parte di ore della seconda lingua potrà essere usata per lo studio dell'italiano.

Plauso arriva dalla Lega Nord: "Se in una classe c'è una percentuale troppo alta di stranieri l'integrazione non si può realizzare" ha dichiarato il presidente dei deputati leghisti Roberto Cota. Per il ministro dei Beni Culturali, Sandro Bondi, la decisione "rivela un modo serio di affrontare la presenza degli immigrati nel nostro Paese".