Materna, massimo 5 stranieri per classe

Nelle scuole dell'infanzia comunali una limitazione che la Gelmini aveva escluso. In arrivo più mediatori culturali. Assessore Marsilio, linea dura: "A Roma un tetto anche per chi è nato in Italia"

di Chiara Righetti, la Repubblica di Roma 21.1.2010

La rivoluzione del "tetto" al numero di studenti stranieri a Roma comincia dalle materne. Le iscrizioni alle scuole dell'infanzia comunali sono aperte fino al 12 febbraio (si possono fare on-line in due municipi, il IX e il XVIII). La novità di quest'anno sta nel fatto che saranno accettati al massimo 5 bimbi stranieri per classe. Se ci saranno più domande, il Comune provvederà a smistarle in altre scuole dello stesso municipio.
Il criterio di un tetto del 30% al numero di iscritti stranieri è stato introdotto dal ministero dell'Istruzione con la circolare 2/2010. Sarà operativo nelle prime classi dall'anno prossimo, ma - ha chiarito il ministro dell'Istruzione Maria Stella Gelmini - riguarderà i figli di immigrati arrivati in Italia dal loro Paese, non quelli nati e cresciuti qui. Il Comune di Roma, da parte sua, va oltre la mera applicazione di questo principio: nelle scuole della Capitale, spiega l'assessore alle Politiche educative Laura Marsilio, il limite riguarderà anche i nati in Italia, perché «l'integrazione non è solo un fatto linguistico, riguarda la cultura, le tradizioni».

Il punto di partenza è un regolamento della scuola dell'infanzia del ‘96 (che prevede, «ove possibile», la presenza di 5 stranieri per classe). Cosa accadrà se le domande saranno di più? In quel caso, fa sapere l'assessore, «si intraprenderanno azioni di concertazione nei municipi anche attraverso accordi di rete». In altre parole ci saranno percorsi di accompagnamento per convincere le famiglie (italiane e straniere) agli opportuni spostamenti, verso altre scuole dello stessa zona. E l'avviso per le materne comunali prevede un'altra novità: «l'assegnazione alle classi degli stranieri è effettuata, ove possibile, raggruppando quelli dello stesso gruppo linguistico». La novità riguarderà perlopiù i municipi a maggiore concentrazione di migranti: I (Centro storico), VI (Tor Pignattara) e XX (Cassia - Prima Porta).

Per regolare più nel complesso le iscrizioni, il Comune sta poi lavorando a un protocollo con l'Ufficio scolastico regionale, a supporto del quale ci sarà un comitato dedicato, il Gis - Gruppo per l'integrazione nella scuola. Per facilitare le famiglie straniere nell'iscrizione, e favorirne il coinvolgimento in corso d'anno, sarà potenziato il ruolo dei mediatori culturali, selezionati dal registro pubblico del Comune. E proseguirà anche l'anno prossimo il progetto "Scuole dei fratelli d'Italia - Scuole di solidarietà", rivolto agli istituti con più stranieri, che possono ottenere fondi per l'integrazione. L'anno scorso sono stati concessi circa 500mila euro; l'anno prossimo lo stanziamento sarà analogo e andrà a coprire, spiega l'assessore, «corsi d'italiano per i genitori; mediazione culturale; traduzione di materiale informativo per le famiglie».