Per la Gilda sono 100mila i docenti
che hanno partecipato alle assemblee di protesta

da Tuttoscuola, 29.1.2010

Hanno prodotto problemi nelle scuole le centinaia di assemblee dei docenti indette dalla federazione Gilda degli insegnanti, nelle prime ed ultime ore di lezione, per protestare contro la riforma del secondo ciclo di istruzione: secondo la Gilda, sarebbero stati circa 100.000 i docenti partecipanti alle riunioni, che hanno costretto i dirigenti di molte scuole a sospendere parte dell'attività didattica e sovrapporre le classi; in alcuni casi, soprattutto alle superiori, anche ad anticipare l'uscita degli studenti.

Il coordinatore nazionale della Gilda, Rino Di Meglio, ha partecipato a Milano alle due assemblee, consecutive, svolte presso il liceo classico Carducci: la prima, convocata per il personale docente delle materne, elementari e medie, dalle 8 alle 11, la seconda indetta per gli insegnanti delle superiori dalle 11 alle 14. Durante l'incontro con il personale, il sindacalista ha anche fatto il punto della situazione sui tagli agli organici previsti per il prossimo biennio annunciando battaglia con l'amministrazione ai fini dell'immissione in ruolo dei precari e del rinnovo del contratto scaduto a fine 2009.

La priorità, al momento, rimane però lo stop alla riforma delle superiori, in procinto di essere approvata dal Cdm. "E' assolutamente necessario rinviare di un anno - ha detto il leader della Gilda - l'applicazione della riforma delle superiori". "D'altronde - ha continuato - è evidente che i tempi tecnici non consentiranno la pubblicazione dei regolamenti nella gazzetta ufficiale prima della fine di marzo e ciò dimostra ancora una volta che l'accelerazione forzata impressa dal governo a questa riforma è sbagliata e dannosa per la scuola italiana. Se non si avrà il coraggio di un rinvio - ha concluso Di Meglio - l'apertura del prossimo anno scolastico avrà una sola sicurezza: il caos".