Dal 7 si ritorna in classe
per affrontare l'anno più duro

  da DireGiovani.it, 4.12.2010

ROMA - Scuola, si riparte. Dal 7 gennaio, in tutta Italia, riprenderanno le lezioni dopo la pausa natalizia. Il 2010 farà il suo ingresso anche tra i banchi. Con un carico di novità che entreranno nella vita scolastica da subito e fino a settembre.

Alle medie e alle superiori gli alunni dovranno fare i conti con le pagelle di metà anno, che potranno garantire un percorso in discesa fino a giugno o dare il via ad un frenetico recupero anti-bocciatura. Quest'anno saranno in molti a tremare: le regole per accedere alla classe successiva e agli esami di fine corso sono diventate più severe.

E per chi frequenta la terza media sale l'ansia per la scelta della scuola futura: a settembre ci saranno nuovi licei e istituti tecnici e professionali rinnovati, ma ancora non è stata varata la versione finale della riforma. Il tempo stringe e la preoccupazione delle famiglie cresce. Nel 2010, poi, forse già con la circolare sulle iscrizioni, dovranno arrivare notizie più certe anche sulla futura composizione delle classi dove non ci potranno più essere percentuali troppo elevate di stranieri.

- LA RIFORMA, MA QUANDO ARRIVA? - Da settembre 2010 partirà il nuovo corso delle superiori. Ancora non si sa se saranno coinvolti solo gli alunni di prima o anche quelli di seconda. La stesura finale dei decreti di riforma di licei e istituti tecnico-professionali, infatti, arriverà solo nelle prossime settimane, dopo il parere di Consiglio di Stato e Parlamento. Gli indirizzi saranno ridotti. I licei diventeranno cinque, spariranno centinaia di sperimentazioni per essere ricondotte in questi ambiti: classico, scientifico, coreutico-musicale (una novità), delle scienze umane (una novità), linguistico. Le lingue saranno valorizzate: al classico si farà inglese per cinque anni. Anche nei tecnici e nei professionali si ridurranno gli indirizzi e ci saranno da subito più laboratori e discipline di indirizzo. Ma la riforma è in ritardo e perciò il ministero sta pensando di far slittare a fine marzo i termini per le iscrizioni solo per le superiori. Per gli altri corsi di studio i termini si chiudono il 27 febbraio.

- ESAMI DA PICCOLI GENI - Esami sempre più difficili. Per tutti. Per i piccoli geni, che dovranno sudare per ottenere il massimo dei voti, e per i meno bravi, che faticheranno pure ad accedere agli scritti. Alle medie ci vorrà il 6 in ogni materia per arrivare a sostenere l'esame e il voto finale si otterrà facendo la media aritmetica tra i giudizi ottenuti alle prove scritte (compresa quella nazionale dell'Invalsi), all'orale, e al momento dello scrutinio di ammissione. Per ottenere 10 bisognerà avere una media aritmetica di 9,5 arrotondabile di 0,5 punti. Anche alle superiori scatterà l'obbligo del 6 in tutte le materie per poter partecipare alla maturità. E per avere voti al top bisognerà faticare un bel pò: chi vuole la lode dovrà prendere il voto più alto in tutte le prove, avere il credito massimo a fine anno e tutti otto in pagella (almeno) negli ultimi tre anni. Roba da piccoli geni.

- STRANIERI SÌ, MA IN QUOTE - Da settembre del 2010 gli alunni stranieri dovranno essere distribuiti in 'quote' nelle classi per evitare i casi di scuole "ghetto" come la Pisacane di Roma dove la concentrazione di immigrati è arrivata al punto tale da mettere in minoranza gli italiani. Il ministro Gelmini sta mettendo a punto l'ipotesi di un tetto del 30% che potrebbe gia' essere indicato nella circolare sulle iscrizioni di prossima diffusione.

- EDILIZIA, QUESTA ANAGRAFE S'HA DA CHIUDERE - Andava completata ad agosto, ma l'anagrafe dell'edilizia scolastica, aggiornata anche con i dati sugli elementi non strutturali che possono costituire un pericolo, ancora non è pronta. Il ministro Gelmini aveva assicurato "entro fine anno". Ora si parla di "fine gennaio". A novembre la raccolta dati era ferma al 60% con regioni come il Lazio, la Sicilia e la Campania rimaste notevolmente indietro. Intanto il governo sta predisponendo uno stralcio da 300 milioni di euro per intervenire subito sulle urgenze.

- TAGLI - Proseguiranno anche nel 2010. Il governo, infatti, con la Finanziaria del 2009 ha stabilito che entro il 2012 ci dovranno essere 8 miliardi di risparmi molti dei quali passano attraverso i tagli al personale. Per il 2010 sono previsti oltre 40 mila posti in meno tra docenti (oltre 25 mila) e Ata.