Scuole, congelato un miliardo
Cala la fiducia verso professori e responsabili
mentre il governo procede nei tagli
Flavia Amabile, La Stampa 26.1.2010
Sono pochi, anzi sempre di meno,
gli italiani che credono nella scuola. Lo afferma l’Eurispes, nel
Rapporto Italia 2010. Non ci credono i giovani: il 52,7% degli
intervistati con un’età compresa tra i 18 e i 24 anni ha dichiarato
di avere poca fiducia nei confronti dei soggetti a cui è deputata la
formazione scolastica e il 10,1% non ha alcuna fiducia.
Non ci crede neppure chi vota
gli uomini politici al governo che hanno voluto le riforme del
Ministro dell’Istruzione Gelmini. La percentuale di poca fiducia
verso la Scuola si raccoglie in maniera maggiore tra gli
intervistati vicini al centro-destra e alla destra (50,3% e 43,2%).
Come si può credere nella scuola,
quando si scopre che il ministero ha di punto in bianco deciso di
congelare i crediti delle scuole. Un miliardo di lire è la somma
calcolata dai sindacati. Sono fondi anticipati dalle scuole per
pagare le supplenze degli anni scorsi, cifre ragguardevoli, in
genere pari a cinque-sei volte le somme che il ministero dovrebbe
dare per il funzionamento. Il ministero ha modificato i bilanci
facendo scompaire con un atto di creatività contabile alcune voci
presenti negli anni scorsi, e - di conseguenza - anche le cifre.
Non solo. Il ministero ha poi
avvertito le scuole: non potranno utilizzare nemmeno un centesimo
dei crediti da loro vantati proprio nei suoi confronti.