Gelmini: "Colpa anche della politica
che ha illuso i giovani"

 Il Sole 24 Ore 18.1.2010

«Non si può generalizzare, né affrontare in maniera semplicistica questioni come questa». Il ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini – interpellata sulla boutade del ministro Renato Brunetta che ha auspicato una legge per mandare via di casa a 18 anni i bamboccioni italiani - esorta a non trascurare gli effetti della crisi economica, anche sui giovani.

«La crisi economica internazionale - ha affermato il ministro - impone di non trattare temi come questo in maniera semplicistica. È innegabile che i ragazzi abbiano difficoltà a trovare un lavoro, figuriamoci un alloggio per conto loro, e non li si può definire bamboccioni per questo. Noi stiamo cercando di dare il nostro contributo creando una scuola e una università di qualità, che prepari i giovani al meglio e li metta in condizione di competere con i coetanei degli altri paesi sul mercato del lavoro mondiale. È indispensabile – ha aggiunto il ministro - che entrino nel mondo del lavoro il prima possibile e il più preparati possibile per vincere la sfida che si para loro davanti».

Ma anche una «certa politica», a parere della titolare del dicastero dell'Istruzione, ha le sue responsabilità: «Hanno illuso per tanti anni i ragazzi vendendo loro la possibilità che il settore pubblico potesse assorbire un numero infinito di persone. Ovviamente questo non è accaduto e, in alcuni casi, ha pesato negativamente anche qualche ritardo nel "privato". La delusione, per tanti giovani, è stata inevitabile».