La Gilda promuove tra i docenti da Tuttoscuola, 7.1.2010 La Gilda degli Insegnanti chiede ai docenti della scuola di sottoscrivere il testo di una cartolina standard, preparata dal sindacato, e indirizzarla al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, per chiedergli di rinviare di un anno l'avvio della riforma delle superiori: "La riforma dell'istruzione superiore - si legge in una nota della segreteria nazionale del sindacato - condotta celermente e a marce forzate, dovrebbe essere applicata dall'anno prossimo, ma troppi sono ancora i nodi da sciogliere, pena gravi danni per gli studenti e per la scuola". Nel testo stampato sulle cartoline, che verranno distribuite negli istituti scolastici di tutta Italia al rientro dalle vacanza natalizie, i docenti rivolgendosi direttamente al presidente del Consiglio sostengono che la "riforma dell'istruzione superiore, condotta celermente e a marce forzate, dovrebbe essere applicata dall'anno prossimo, ma troppi sono ancora i nodi da sciogliere e troppo stretti sono i tempi perché le famiglie e i docenti possano avere la giusta cognizione delle novità che riguardano scelte fondamentali per i giovani. Ancora incerti sono i nuovi indirizzi, le nuove classi di concorso, il futuro dei docenti soprannumerari (tanti!), i curriculi". Alla luce di tutto ciò e poiché le commissioni parlamentari ancora non hanno espresso un parere, la Gilda ritiene che "manca il tempo per la formazione dei docenti che dovranno applicare la nuova riforma" e "non ci sono le condizioni per cominciare dal 2010-2011 questa riforma". Per il sindacato, il premier farebbe bene a rivedere il suo progetto di attuazione immediata, anche se solo per il primo anno di corso di licei, tecnici e professionali, anche alla luce delle riforme "già tutte applicate, con risultati per ora più evidenti sul bilancio dello Stato che in ambito formativo, se si considerano i tagli di risorse materiali e umane e di posti di lavoro" con "innumerevoli docenti precari che, dopo decenni, si ritrovano senza impiego". "Le chiediamo perciò - conclude il testo stampato sulla cartolina - di prevedere una pausa nell'applicazione delle riforme e di rimandare di un anno l'avvio della riforma dell'istruzione superiore: un tempo più disteso permetterà scelte più responsabili per tutti e un beneficio per il futuro del nostro paese, che Le sta sicuramente a cuore". |