Nuovo obbligo:
il modello di certificazione delle competenze

Con un commento di Tiziana Pedrizzi

 dall'ADI, 6.1.2010

Il 17 dicembre 2009 la Conferenza unificata  Stato Regioni ha dato parere favorevole allo schema di Decreto Ministeriale sul modello di certificazione dei saperi e delle competenze relative all'assolvimento del nuovo obbligo di istruzione.

Il modello prevede che siano certificate le competenze dei quattro assi culturali definiti nel nuovo obbligo del 2007 varato dal ministro Fioroni (asse dei linguaggi, asse matematico, asse scientifico-tecnologico, asse storico-sociale) “con riferimento alle otto competenze chiave di cittadinanza
(1. imparare ad imparare; 2. progettare; 3. comunicare; 4. collaborare e partecipare; 5. agire in modo autonomo e responsabile; 6. risolvere problemi; 7. individuare collegamenti e relazioni; 8. acquisire e interpretare l'informazione).

La certificazione è prevista su tre livelli:

  • livello di base

  • livello intermedio

  • livello avanzato

In caso di esito negativo viene indicato “livello base non raggiunto”, con relativa motivazione.

Negli altri Paesi la certificazione a conclusione dell'obbligo avviene a seguito di esame, esattamente come è da noi in terza media. In Italia questo non avviene e la certificazione viene formulata solo su richiesta dell' interessato. Ciò avrà come inevitabile conseguenza che le scuole faranno pochissimo uso della certificazione, che sarà prevalentemente, se non esclusivamente, utilizzata nella formazione professionale.

Noi vogliamo augurarci che non sia l'ennesima occasione sprecata.

La valutazione delle competenze è problema che comunque rimane, e con essa la costruzione di prove obiettive e trasparenti per misurarle.

Questo dovrebbe pertanto indurre le scuole ad avviare una discussione approfondita su cosa significhi conseguire risultati in termini di competenze e come valutarle. Ed è a partire da questa impostazione che andrebbero progettate le attività di apprendimento.
 

Un commento di Tiziana Pedrizzi

Tiziana Pedrizzi ha commentato lo schema di decreto, ricordando che dovrebbero a breve seguire anche i due modelli per la certificazione delle competenze al termine della 5^ primaria e della terza secondaria di 1° grado. Pedrizzi mentre ribadisce la differenza fra certificazione (dichiarare che cosa lo studente effettivamente sa e sa fare nei vari campi) e valutazione complessiva finale dei risultati ai fini della promozione (valutazione che tiene conto di fattori aggiuntivi quali l'impegno, il livello di partenza ecc..), sottolinea come anche in Italia stia iniziando, pur con gravi ritardi, la stagione delle certificazioni e delle valutazioni standardizzate esterne.