SCUOLA Nati in Italia due alunni stranieri su tre Questa la previsione di Tuttoscuola per le prossime iscrizioni alla prima elementare da Vita, 11.1.2010 Il ministro Gelmini ieri, intervistata da Lucia Annunziata a "In 30 minuti" su Rai 3, ha chiarito che per gli alunni con cittadinanza non italiana ma nati in Italia non vale il tetto del 30%. Stessa intepretazione arriva da Tuttoscuola, che scrive nella sua newsletter «Riteniamo di no, soprattutto se l'obiettivo del ministro Gelmini è quello di favorire l'apprendimento linguistico che, in linea di massima, per i nati in Italia non dovrebbe costituire un rilevante problema, a differenza degli stranieri di recente immigrazione». Tuttoscuola da tempo ha richiamato l'attenzione sugli stranieri di seconda generazione (nati in Italia), come fenomeno emergente all'interno della questione immigrati. Dieci anni fa erano nati in Italia poco più di 20 mila bambini stranieri; l'anno scorso ne sono nati quasi 70 mila. A Prato più del 30% dei nati del 2008 non sono italiani. Circa 250 mila stranieri di seconda generazione sono già presenti nelle nostre scuole; nelle scuole dell'infanzia ogni dieci bambini stranieri presenti, sette sono nati in Italia (nel Nord Ovest sono quasi otto su dieci). Nella scuola primaria il 50% degli scolari stranieri attualmente iscritti è di seconda generazione; nelle prime classi è nato in Italia il 62% degli stranieri iscritti; nelle seconde il 58%, nelle terze classi è di seconda generazione il 53%. Si può prevedere che a settembre prossimo nelle prime classi di scuola primaria due alunni stranieri su tre saranno di seconda generazione. La nota ministeriale relativa al tetto del 30% già ne teneva conto, prevedendo, infatti che "il limite del 30% potrà essere innalzato - con determinazione del Direttore generale dell'ufficio scolastico regionale - a fronte della presenza di alunni stranieri (come può frequentemente accadere nel caso di quelli nati in Italia) già in possesso delle adeguate competenze linguistiche". «Se è così - conclude Tuttoscuola - è evidente che ci saranno, soprattutto in alcune zone ad alta immigrazione, classi con ben più del 30% di alunni stranieri, di cui però una parte di seconda generazione». |